domenica 16 maggio 2010

Nigrelli bacchetta Schifani

Dichiarazione del sindaco sulla presenza dl Presidente del Senato all’inaugurazione dell’auditorium Falcone e Borsellino

Trovo che il Presidente del Senato Renato Schifani ieri presente all’inaugurazione dell’auditorium Falcone e Borsellino presso il Palazzo di giustizia di Enna sia stato assolutamente scortese nei confronti delle istituzioni e del territorio che lo stavano ospitando. E non credo che si tratti di una questione di protocollo.

Ieri nel bell’auditorium fatto ristrutturare dal procuratore Calogero Ferrotti tutte le autorità del territorio avevano portato il saluto al Presidente del Senato e i vertici della Corte d’Assise di Caltanissetta e del Palazzo di Giustizia di Enna avevano sottolineato l’importanza del lavoro svolto nel Distretto, ma al contempo, le gravissime carenze di personale, in particolare della Procura della Repubblica di Enna in cui l’intero organico di sostituti è attualmente sguarnito.

Alla fine delle accorate e applauditissime testimonianze della prof. Maria Falcone e del Presidente onorario della Corte di Cassazione Alfonso Giordano, il Presidente del Senato è andato via, quatto quatto, senza porgere il benché minimo saluto alla comunità della Provincia di Enna rappresentata in tutte le sue componenti all’interno dell’auditorium e senza fornire alcune risposta, anche solo di circostanza, ai gravi problemi garbatamente sottolineati dai magistrati che erano intervenuti.
 Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli

Il vescovo incontra i giornalisti cattolici.

Piazza Armerina. “Ci vuole una alleanza educativa tra chiesa e giornali per promuovere una giusta comunicazione”. Lo ha detto il vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi che ieri ha incontrato nella sede del vescovato di via La Bella i vertici regionale dell’Ucsi, l’unione cattolica della stampa italiana. Presenti all’incontro il presidente regionale dell’Ucsi, Peppino Vecchio, Armando Russo e Nuccia Morselli del consiglio regionale e Salvo Di Salvo tesoriere regionale dell’associazione. “L’incontro con monsignor Michele Pennisi - ha detto Peppino Vecchio - rientra in un piano di visite che stiamo avendo con tutti i vescovi siciliani. Per noi giornalisti cattolici è fondamentale sentire i vescovi e capire come la pensano. Anche noi siamo “Chiesa” e avvertiamo l’esigenza di essere preparati ad affrontare l'attuale  fase storica. Per questo puntiamo molto sul tema della formazione”. Il vescovo della diocesi piazzese, Michele Pennisi, ha toccato durante il suo intervento diversi argomenti importanti. “Stiamo lavorando ad un piano di formazione di tutti gli operatori della comunicazione. I nostri giornali diocesani, seppur non noti alla grande stampa, raggiungono più di un milioni di lettori.  Con la Cei - ha continuato il vescovo - abbiamo dedicato un decennio all’educazione con all’interno un capitolo rivolto alla comunicazione. Occorre una alleanza educativa tra chiesa e media. Oggi, non occorre censurare nulla, ma è importante dare la giusta comunicazione per educare i cittadini. Spesso, invece, passano solo i messaggi negativi, quelli che fanno rumore, mentre tantissime belle notizie non vengono diffuse. Basta pensare al ruolo importantissimo che hanno le famiglie in Italia, non solo sociale, ma anche economico considerando il ruolo che svolgono garantendo una serie di servizi che in altri paesi sono garantiti dagli stati. Purtroppo  - ha detto ancora il vescovo - fanno notizia solo i divorzi e le liti”. Poi Pennisi ha anche affrontato il delicato problema della pedofilia. “La chiesa - ha detto il vescovo - deve essere ferma e condannare tutte le forme di pedofila e non deve dare sconti a nessuno. Ma non si deve generalizzare. Si corre il rischio di fare passare un unico messaggio negativo”. L'UCSI, che attualmente associa oltre 3000 giornalisti, è nata nel 1959 per iniziativa di alcuni prestigiosi giornalisti dell'epoca che, negli anni del dopoguerra, si erano ritrovati nell'Istituto cattolico per le attività sociali e che sentirono l'esigenza di creare un'associazione professionale riservata esclusivamente agli operatori dell'informazione.
Agostino Sella

L'aforisma del giorno

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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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