venerdì 23 gennaio 2009

La storia di Gaetano e di sua sorella... Vive raccogliendo cicoria.

Piazza Armerina. Vende cicoria e ricava 10 euro al giorno. Vive cosi Gaetano, 24 anni, un ragazzo solo e malinconico. La sua sembra una storia di altri tempi, piena di tristezza e disperazione. Quando era piccolo è stato investito da un auto che gli ha spappolato la milza. Da allora vive in perenne difficoltà. In questo periodo dorme a Raddusa. Ogni giorno, però, raggiunge la città dei mosaici per vendere la sua cicoria. “Raccolgo nei campi la verdura e riempio 10 borse. Li vendo un euro a borsa.” dice. Il biglietto di andata e ritorno della tratta Raddusa-Piazza Armerina costa 3 euro e cinquanta. Gli rimangono 6,5 euro al giorno per campare. Deve farseli bastare per tutto. Gaetano parla anche della sorella. Una ventenne che vive senza fissa dimora con il suo fidanzato. E’ incredibile quello che dice “Mia sorella in incinta di 4 mesi dorme nella macchina con il suo fidanzato. Nei boschi. Non ha nulla, neanche una casa”. Nella casa di Raddusa Gaetano abita con altre due persone. Ma non dice chi sono. “Mia sorella non può dormire in quella casa, ci sono solo tre letti. Eppoi quando andiamo a raccogliere la verdura, cheffà rimane sola?”. Qualche anno fa qualcuno lo ha raccolto dalla villa Garibaldi. Dormiva sul giardino. I servizi sociali piazzesi hanno sul suo carico un corposo fascicolo. Per qualche anno è stato seguito. Tempo fa gli hanno dato anche una casa. Ma Gaetano non è costante. E’ difficile da seguire. Sfugge come un’anguilla. “Non voglio far pace con mio padre – dice – lui mi vuole morto. Non ho nessuna pensione e nessun sussidio”. Probabilmente ha tutte le caratteristiche per essere considerato invalido ed avere il sostegno che la normativa italiana prevede. Ma forse non ha mai completato le pratiche per avere la pensione. Gaetano è conosciuto a Piazza Armerina. Sono tanti quelli che comprano la cicoria da lui. I soliti si mette vicino l’ex Inam, vicino piazza Senatore Marescalchi. Tanti sono quelli che lo aiutano. Chi gli da magliette, pantaloni, giubbotti. Tutto gli dura una settimana. Una volta sporchi, Gaetano butta gli indumenti. Forse avrebbe bisogno di qualcosa di diverso. Di una comunità che si prenda cura di lui. Di una società diversa da quella globalizzata fatta di Facebook e Mc Donald.
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Agostino Sella

Un comunicato di Bascetta.

Luigi, ti prego la prossima volta di essere più breve altrimenti queste cose non le legge nessuno.
Serenità. Agostino
In questi giorni all’interno del nostro Comune si vive un clima surreale, come di quando si aspetta l’arrivo di uno Tsunami che debba travolgere tutto e tutti. Si aspetta solo la scintilla o la scusa per fare scoppiare la “rivolta” di chi per ora sta in silenzio solo per onestà mentale, per spirito di servizio e per senso di responsabilità. Mi spiego!...Il mese di gennaio di solito è mese di raccolta e di integrazione del proprio non certo trimalcionico, luculliano e pantagruelico salario mensile dei dipendenti comunali....Negli anni passati, già di questi tempi, ci trovavamo in tasca indennità di turnazione, reperibilità, festivo, straordinario, indennità di disagio, di responsabilità e quant’altro spetta in termini di salario accessorio e cominciavamo a guardare il futuro con maggiore speranza e voglia di fare. Quest’anno, invece, sembra un anno biblicamente maledetto e le “piaghe d’Egitto” si chiamano ritardo inenarrabile nella liquidazione del salario accessorio, carichi di lavoro indefiniti, unità di personale oberate da erculee fatiche gestionali e contabili lasciate sole allo sbaraglio di fronte alle esigenze salariali e indennitarie sacrosante dei colleghi che stanno appena uscendo da una criteriazione e da una selezione “meritocratica” predisposta nelle progressioni economiche orizzontali che noi, e, ci tengo a precisare, solo noi COBAS stiamo cercando di sospendere per evitare di fare “scannare” i poveri tra loro con grave nocumento e malessere per tutta la macchina amministrativa e istituzional-gestionale. Altra benzina messa nel fuoco e nessuno si prende la briga di finirla e di smetterla di tirare la corda dei dipendenti appartenenti alle categorie “suddite”. Ma è tanto difficile capire come stia per scoppiare “una bomba” micidiale all’interno della struttura organizzativa del Comune?...Ma ci vuole così tanto a capire che si sta facendo perdere la pazienza anche ai “santi”?...Abbiamo effettuato delle progressioni verticali per una tanto sbandierata “urgenza” impellente e ineludibile!...Ebbene, a distanza di più di 4 mesi non si riesce a fare un organigramma che giustifichi finanche elementarmente le motivazioni che sono state poste alla base di quelle famigerate progressioni!...Dipendenti promossi e dotati giuridicamente dei titoli che si guardano in cagnesco, uffici e servizi che non sono mai “partiti”, gangli gestionali nevralgici e strategici paralizzati così all’improvviso e non si provvede a intervenire in maniera chirurgica e strutturale ma con interventi “tampone “ e surrogati di simil fattura, dipendenti che da anni aspettano un trasferimento e dipendenti che ottengono trasferimenti in tempo reale, alla faccia della più elementare forma di democrazia gestionale, fosse anche solo di facciata!..Ora è il momento di dire basta! Finiamola di prenderci e di prendere in giro 204 dipendenti che aspettano solo che gli venga riconosciuto il giusto e il dovuto!...Che si potenzino gli uffici con disposizioni di servizio chiare, obiettive e senza in guardare in faccia nessuno!...Come si possono liquidare, anche solo per coscienza, indennità di posizione e di risultato, ad alcune posizioni apicali che si trascinano uffici e servizi che sono allo sbando, carenti, disastrosi e, in alcuni casi, ( e voglio usare un eufemismo), direi assenti!....Per non parlare dei dipendenti a loro assegnati che, ogni giorno, esprimono con il loro volto e la semplice espressione della faccia, cosa sentono, cosa provano e come lavorano!....E parlo di cifre dell’ordine di decine di migliaia di euro!...non certo di bruscolini o di briciole come quelle che spettano alle categorie A, B e C!...Perchè non si riescono a trovare le risorse per fare progredire unanimamente e contemporaneamente 47 dipendenti e quasi si inorridisce ogniqualvolta il sottoscritto e il collega della RSU Grasso Giansalvatore parlino di interventi a pioggia per “coprire” le aspettative di tutti i colleghi dipendenti?...Perchè non lo si fa pure per i dirigenti?...Sono forse dotati di doti superiori o non sono soggetti alla “fallatio” o all’”error”?...Perchè l’intervento “a pioggia” deve valere solo per loro e non anche per noi?...E’ questa discriminazione che fa serpeggiare la rabbia tra le centinaia di dipendenti che devono sempre sorbirsi le stesse e inveterate espressioni quali : “non ci sono soldi!”, “ora vediamo!”, “non è possibile per tutti!” e simili altre ridicolaggini!...Noi chiederemo immediatamente l’apertura di un tavolo tecnico per definire una volta per sempre i carichi di lavoro e la strutturazione degli uffici con le unità di personale ben definite e giuridicamente normate…Dobbiamo finirla con lo spettacolo pietoso di dipendenti che sono sprovvisti di tutto ma dai quali si pretende tutto, dipendenti ai quali vengono elargite integrazioni orarie e altri completamente dimenticati, straordinario assegnato ad personam senza nessuna regolamentazione o pianificazione, e mi voglio fermare qui!...Se no rischio di farmi venire il terzo infarto!
Passiamo ora a un altro tristissimo capitolo: quello del personale doppiamente precario e, cioè, i componenti dei cantieri di servizio e dei progetti sociali che sono stati abbandonati al loro destino senza nessuna certezza e senza nessuna tutela. Siamo in un momento di crisi internazionale evidente e si parla tanto di solidarietà!...Ebbene perché non riusciamo a trovare le risorse per queste 70 famiglie che hanno solo la colpa di essere nel bisogno?...Perchè non cominciamo a tagliare del 30% le indennità dirigenziali e le indennità per consulenze, al segretario generale, al vicesegretario, ai revisori dei conti, ai tanti che mangiucchiano attorno alla macchina comunale e cominciamo seriamente a sostenere i lavoratori che sono in difficoltà finendo così di prenderci ipocritamente in giro!....Perchè deve essere solo il nostro Sindaco a dare lezioni di stile e di serietà con l’autoriduzione della sua indennità e non altre figure istituzionali?...Perchè ci si arrabatta tanto per istituire, con costosissimi concorsi, il “Ragioniere Capo” o il “Comandante di P.M.?”..Abbiamo varie figure professionali che rispondono al profilo professionale richiesto: perché dobbiamo ricorrere al concorso esterno proprio in questo momento di estremo bisogno?...Abbiamo già un Comandante di P.M. che, detto per inciso e, non certo per cortigianeria, riscuote stima e rispetto all’interno del Corpo!..Che gli si stipuli un contratto quinquennale e basta!..Piuttosto che si pensi a stabilizzare definitivamente il personale contrattista che da decenni aspetta questa “liberazione” dalla spada di Damocle dell’incertezza e della precarietà!...E ‘ da quasi vent’anni che questo Comune non bandisce un concorso esterno per profili che non siano dirigenziali, serio e vero, quasi 80 persone sono andate in pensione ma di ricambio non se ne parla!....Se sono follie o falsità le cose che dico, ditemelo per piacere!...
E, per ultimo, ma non ultimo per importanza, tante mamme vengono a lamentarsi dal sottoscritto del fatto che da diversi giorni non possono usufruire del pulmino scolastico, specie per i disabili che sono costretti alla segregazione a casa con la privazione di un diritto fondamentale e vitale per la loro giovanissima età e per lo sviluppo della loro personalità così delicata!..Non è possibile!...E’ assurdo! Preghiamo il Sindaco e l’Assessore alla Solidarietà che sono persone sensibili e estremamente competenti ad intervenire con tutta la loro forza e il loro carisma perché sono sicuro che sono i primi a soffrirne. Dobbiamo sbracciarci tutti e contribuire al bene comune. Ritardateci pure i pagamenti delle indennità ma i bambini no!...Non è giusto!

Piazza Armerina, 22-01-09 Il componente COBAS della RSU comunale
Bascetta Luigi

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CONCORSI
Concorso pubblico, azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di cinque posti di dirigente medico. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso la fondazione irccs policlinico «san matteo» di Pavia per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di complessivi dodici posti del ruolo sanitario nella qualifica di dirigente medico. Scadenza 19 febbraio 2009
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso l’istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori «fondazione Giovanni Pascale» di Napoli per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di collaboratore amministrativo professionale e di sedici posti di assistente amministrativo. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso la Regione Piemonte per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di quattro posti di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche della riabilitazione, della prevenzione e della professione di ostetrica, presso l'A.S.L. VCO Omegna. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso per ragioniere capo e questione morale. di Salvatore Roccaverde

Sto seguendo sui siti e sui mezzi di informazione la polemica cittadina relativa al concorso per ragioniere capo e dico subito che mi sembrano fondati e condivisibili gli argomenti di chi ha sollevato il problema, l’associazione Notarbartolo, e di quanti hanno espresso la loro opinione sui mezzi di informazione, chiedendo la riapertura dei termini e la modifica del bando.
La questione, come è noto, ha un duplice aspetto.
Il primo riguarda la legittimità della clausola “speciale” inserita nel bando di concorso che prevede come requisito di accesso l’esperienza triennale di responsabile del servizio economico finanziario nella pubblica amministrazione; l’altro è relativo alla partecipazione al concorso stesso dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale.
Sul primo problema ritengo che, trattandosi di un con concorso pubblico, non possa essere ristretto l’ambito dei partecipanti con una clausola che peraltro sembra non essere contemplata nel regolamento comunale sull’organizzazione degli uffici e dei servizi e che lo stesso bando definisce come “ speciale”. Certo, è interesse della Pubblica amministrazione cercare un dirigente di un servizio importante, come quello economico-finanziario, tra coloro che possono vantare una lunga esperienza nel settore, ma questo non può portare a discriminare coloro i quali, in possesso dei titoli di studio fondamentali (laurea specialistica e abilitazione professionale) previsti dalla Legge, hanno le conoscenze e le competenze di base per ricoprire quel ruolo. Sicuramente il possesso di una lunga esperienza nel settore potrebbe dare maggiori garanzie all’ Ente, ma essa può essere valutata come titolo ai fini della graduatoria finale.
Questo avviene normalmente nei concorsi per titoli ed esami banditi dalle varie Amministrazioni dello Stato. Il che non significa che sia il modo migliore per selezionare impiegati e funzionare della Pubblica amministrazione, tant’ è che esistono forme diverse di reclutamento ( chiamata diretta, concorsi per soli titoli, progressioni verticali per anzianità o concorso,ecc.).
Ma il concorso “ pubblico” per definizione è aperto ad una platea ampia di possibili concorrenti e non è detto che, se impostato bene, condotto con rigore e trasparenza, non possa selezionare il candidato più preparato. Viva quindi la meritocrazia.
Una clausola come quella prevista nel bando del concorso in questione, non solo limita la partecipazione di tanti giovani preparati, con il rischio teorico di vedere penalizzato il merito, ma induce anche il sospetto che è solo l’esperienza a determinare la capacità di saper dirigere un settore di vertice. E allora, tanto vale continuare a dare incarichi, come avviene da tanti anni nel nostro Comune, avendo come unico o principale criterio quello della vicinanza politica, più che l’esperienza. Questo criterio, tuttavia, facciamo osservare che di norma si applica per i direttori generali di ministeri e l’alta burocrazia ( il cosidetto spoil system).
A livello di Enti locali, ritengo che sarebbe preferibile ricorrere al classico concorso. Gestito con trasparenza e rigore, lo ripeto, anche perché memore di concorsi fasulli ( nella Sanità, nelle Università, nei concorsi di ammissione alle facoltà a numero chiuso e via discorrendo) dove si sa già chi deve vincere.
Ma si può precostituire il vincitore anche con altri sistemi, per esempio con una scarsa o tardiva pubblicazione di bandi o con requisiti “ speciali” di accesso come nel caso nostro.
Quindi il problema di cui parliamo non è banale, ma investe tout court la politica e l’etica pubblica. Specie quando, come nel nostro caso, c’è un altro aspetto che lascia perplessi: la partecipazione al concorso dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale, la seconda più importante carica istituzionale della Città.
Forse il paragone è eccessivo, ma ve li immaginate voi Fini o Schifani ( o magari la Pivetti che era più giovane) partecipare ad un concorso di alto profilo burocratico alla Camera o al Senato? Ma anche un Presidente di Provincia, un Sindaco, candidarsi a ricoprire un ruolo nell’ambito dell’Amministrazione in cui svolgono la loro funzione istituzionale ?
La legge prevede già in questi casi l’incompatibilità tra le due funzione e non c’è alcuna norma che vieti esplicitamente di partecipare al concorso per poi,in caso di vittoria, dimettersi dall’incarico politico.
Ma è una questione etica e di opportunità politica dimettersi dall’ incarico istituzionale prima di partecipare al concorso . Altrimenti si dà la sensazione che si possa essere in qualche modo favoriti, proprio per l’incarico ricoperto.
Dalle riflessioni precedenti mi pare che le persone interessate , i responsabili istituzionali e gli esponenti del PD che governano questa Città , dovrebbero trarre le dovute conseguenze e non aspettare che una rinnovata ondata di sdegno si levi dalla cittadinanza. O che discutibili esponenti politici di centro-destra, ancora non lontani da sospetti e accuse su voti di scambio e comportamenti eticamente riprovevoli, si facciano paladini della moralizzazione della vita pubblica della nostra Città. In tal caso al danno si aggiungerebbe la beffa. Nei riguardi ovviamente di tutti i cittadini onesti che hanno creduto e credono ancora nel rinnovamento della politica della nostra Città, iniziata con l’elezione di Nigrelli a Sindaco.
Salvatore Roccaverde

300 euro al mese per 25 piazzesi poveri

Piazza Armerina. Per 25 cittadini poveri della città dei mosaici, tra cui una extracomunitaria, un po’ di respiro. E’ stata finanziata, dall’assessorato regionale alla famiglia, una azione per il risanamento economico e sociale che prevede lavoro per 25 persone che appartengono alle fasce più deboli della popolazione piazzese. A mettere a posto tutte le carte per il finanziamento regionale è stato l’assessore piazzese alle politiche sociali, la democratica Lina Grillo. “Venticinque persone – dice la Grillo – potranno usufruire di circa 300 euro al mese in cambio di un servizio che dovranno prestare al nostro comune per un totale di 9 ore la settimana. Si tratta di persone appartenenti alle fasce più in difficoltà della popolazione piazzese”. Ad usufruire dell’aiuto regionale saranno infatti ex detenuti, gente a rischio di esclusione sociale. Tra di loro c’è anche un extracomunitaria. E’ la prima volta, nella storia del comune piazzese, che anche una cittadina straniera residente nella città dei mosaici riceve un sussidio, segno del miglioramento che si sta facendo nel campo dell’integrazione sociale. Le 25 persone sono state scelte dagli assistenti sociali dell’assessorato piazzese. “Abbiamo – dice Lina Grillo – suddiviso le persone che usufruiscono del sussidio per fasce di età. Una che va da 18 a 36 anni, una da 37 a 45 ed infine una oltre i 45. In questo modo possiamo alleviare i problemi di tutte le fasce della popolazione piazzese. Il finanziamento dell’assessorato regionale alla famiglia ammonta a circa 35 mila euro, mentre 3 mila e cinquecento euro è la somma con cui la giunta guidata da Carmelo Nigrelli ha cofinanziato il progetto. In tutti i 25 cittadini lavoreranno per 5 mesi. Dopo si spera in altre forme di finanziamento. “L’impiego di queste 25 persone – conclude l’unico assessore donna della giunta nigrelliana – avverrà all’interno dei servizi comunali. Qualcuno presterà servizio nelle palestre, qualcun altro nel servizio dei pulmini. Ci saranno poi alcuni di loro che andranno a fare l’accoglienza nelle varie mostre che in questo momento ci sono, come quella dei marmi colorati”. Insomma, in un periodo di crisi congiunturale profonda un piccolo supporto a chi è in difficoltà. Molte famiglie, infatti, con l’aumento dei prezzi hanno grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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