domenica 22 marzo 2009

Mattia dell'Mpa il direttore generale dell'Asl Iudica.

PIAZZA ARMERINA. "Non capisco il motivo per cui il direttore generale Iudica sta mantellando l’ospedale Chiello. Non glielo permetterò". Giuseppe Mattia al telefono è furioso dopo aver saputo di alcuni trasferimenti di operatori sanitari. "Negli scorsi giorni il Direttore generale ennese ha trasferito uno dei due medici del reparto di riabilitazione dal Chiello all’Fbc di Leonforte. Sta smantellando l’ospedale armerino - dice Giuseppe Mattia del Mpa - senza nessun motivo, nonostante la legge sulla sanità alla regione sia bloccata. Iudica non può permettersi di agire dissennatamente senza ascoltate la politica, i sindaci e soprattutto gli addetti ai lavori che conoscono capillarmente la sanità e devono essere coinvolti in ogni processo di riforma".
La dura presa di posizione di Giuseppe Mattia è piuttosto coraggiosa considerando che Iudica è della stessa area politica del suo stesso partito. "L’ospedale è un bene del territorio - continua Mattia - non mi importa di che partito sia Iudica. Io sono un uomo libero e opero per il bene della collettività. Parlerò delle inefficienze di Iudica ai massimi vertici del partito". Poi Mattia invita i sindaci ad essere più duri e incisivi: "I sindaci forse sono stati messi in secondo piano mentre invece hanno un ruolo importante nella gestione della sanità. Per questo inviterò tutti i sindaci, compreso quello della mia città a sbattere i pugni sul tavolo. Coinvolgerò tutte le forze politiche soprattutto quelli più vicine. In questa battaglia per la sopravvivenza della sanità non ci sono colori e barriere politiche. E’ un paradosso come la politica cerchi con tutte le sue energie di salvare la sanità ennese e invece il direttore generale agisca con fretta non giustificata nello smantellare un ospedale che funziona. Peraltro la nostra deputazione ha ottenuto che tutti gli ospedali stiano sullo stesso piano senza nessun capofila. Invece mi pare che Iudica pensi tutto il contrario della politica. E questo non va bene. Nei prossimi giorni organizzerò un tavolo tecnico per affrontare la delicata questione dove saranno presenti tutti i
vertici del partito".
AGOSTINO SELLA

Da Filippo Gagliano tutti i sottogoverni del governo regionale.

Agostino ti invio l'elenco pubblicato in gazzetta, dove ci sono circa 74 pagine corpo 8 di gente che ricopre le commissioni e comitati per la regione sicilia. molti componenti del governo.
Incredibilie, in un momento di crisi, comuni che hanno buchi in bilancio per colpa di una mancata risoluzione dell'Ato da parte di Lombardo, e cosa succede in Sicilia, si regalano poltrona da 3.000 euro a persona...
Pubblicalo...
ciao
Filippo Gagliano
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Giuseppe Sanalitro sulla strada provinciale 16

Gentile Agostino,
certo che il blog www.Agostinosella.it potrà dar il giusto risalto anche alla “scoperta” che di seguito rivelo, scrivo sollecitato da alcuni cittadini conoscenti.
E lo faccio iniziando col prender spunto da un comunicato che appena qualche mese fa l’Assessorato alle attività produttive e all'ambiente, con a capo il Vicesindaco Ribilotta, fece pervenire ai residenti delle contrade Bellia, Cannarozzo, e vicinorie.
Si faceva riferimento ad un’azione di bonifica e pulizia da rifiuti abusivi, portata avanti proprio grazie all’Assessorato, nelle aree adiacenti la S. P. (strada provinciale) n. 16 – come riportato sul messaggio –, ovvero la stradina che si muove, a nord del paese, dall’azienda Ferrara Ascensori in direzione del Supermercato Arena, passando per la pizzeria Rosa dei venti.
L’invito del messaggio era chiaro: dopo la bonifica, tra l’altro palesemente approssimativa – ma sono certo che l’Assessore non abbia avuto colpe in questo –, bisognava che i residenti giungessero, una volta per tutte, ad evitare qualsiasi abbandono di rifiuti ai lati della provinciale in questione, o comunque in quella parte di bosco Bellia che, davvero, spesso e volentieri è presa di mira da creature carenti del più minimo senso civico.
Ad ogni modo fu quell’azione di pulizia degna d’esser ricordata, pur nella sua unicità e limitatezza.
Ma la sorpresa che riporto riguarda espressamente la strada di cui si tratta.
Ebbene, pare, da quello che ho potuto apprendere da fonti certe ed ufficiali della provincia, che la S.P. n, 16, così chiamata, appunto, anche dal Ribilotta e, ad ogni modo, per anni sfacciatamente spacciata per provinciale “X” dal comune di Piazza Armerina, in realtà altro non sia che una strada interamente comunale!
Come a dire: alla faccia dei cittadini che pensandola provinciale sono stati lasciati fossilizzati in serie B pur avendone ripetutamente chiesto la manutenzione ed il controllo nel tempo.
“No, non spetta al comune. Deve occuparsene la provincia”, s’è sentito dire spesso. E di contro: “No, non è strada provinciale, deve prendersene cura il comune di Piazza”. Naturalmente due orecchie sorde.
Cosa comporta oggi la “scoperta”?
Di certo le contrade attraversate dalla carreggiata, logicamente, non tarderanno ad attendere dall’amministrazione comunale risposte, tutte quelle stesse attenzioni che non di rado altre vie sperdute nell’ampio territorio comunale hanno ricevuto e continuano a ricevere, grazie anche a certi interessi personali capaci di trovare consensi nella politica locale; questo si sa.
Oggi il percorso, battuto anche da atleti, lamenta un manto stradale in condizioni penose, assenza di una qualsiasi segnaletica, di illuminazione. Si presenta poi con veri e propri laghi da guadare nei periodi di piogge, piante di fico d’India e rovi che ne invadono ampiamente gli spazi.
Assente anche il più minimo controllo con conseguenti altri abusi. Oltre alla spazzatura si possono incontrare spesso grossi mezzi cingolati spadroneggiare sull’asfalto martoriato, tagli incontrollati di alberi nei lati boschivi.
Basterebbe una semplice e periodica manutenzione per riportare in serie A questa parte di territorio, tra l’altro, adiacente la cittadina.
E chissà, a questo punto, se parte dei fondi ottenibili per le calamità che hanno colpito il territorio piazzese quest’ultimo inverno non possano esser dirottati anche per lo scopo.
Pur risiedendo in altra provincia siciliana, ho notizie di un Sindaco molto attento e preciso, onesto.
Ancora grazie per l’eventuale divulgazione della notizia.

Giuseppe Sanalitro

"Una armerina" sulla tragedia dei cani

Qual è la legaslità

l'agghiacciante episodio di Modica, purtropo caso non isolato, vede come reale responsabile la cativa gestone e la superficialità con la quale viene trattata lal problematica randagismo da parte di tutti coloro che dalla legge sono obbligati ad intervenire. "Non è certo uccidendo i cani randagi che si affrontano e risolve il problema". UNA movimento ecoanimalista nazionale ha scritto al ministero della salute all'onorevole Alfano e all'onorevole Fitto affinchè il comune di Modica venga commissiarato per gravi inadempienze del suo rappresentante e vengano sanzionati tutti i responsabili della mancata applicazione della legge ,atto che dovrebbe servire da monito per tutti i comuni ancora inadempienti.Le leggi infatti ci sono vanno soltanto applicate come la legge 281 in tema di sterilizzazione. I dati parlano chiaro: 450.000 i cani randagi concentrati sopratutto al sud e 1650 i comuni "fuorilegge" che non sono dotati nemmeno di un ricovero socio-sanitario che provveda alla cura e alla sterilizzazione dei randagi. UNA ARMERINA associazione animalista si chiede cosa sia , a questo punto, la legalità perchè se da una parte ci sono leggi che puniscono gli abbusi i maltrattamenti e l'abbandono di animali ce ne sono delle altre che evidentemente legittimano uno sterminio indistinto dei cani randagi come quelo che si stà verificando a Modica ,fenomeno che purtroppo si è allargato in tutto il territorio regionale . A livello locale le associazioni animaliste come la nostra non mancano ma da sole possono fare poco, per risolvere il problema randagismo non bastano le belle parole e le migliori intenzioni, ci vogliono una attenta valutazione del problema e fatti. Occorre una struttura socio-sanitare dove praticare le sterilizzazione dei cani randagi un progetto serio che veda la collaborabione di amministrazione e servizio veterinario . le autorità dicono <> ma spesso la realtà smentisce tali affermazioni .

UNA ARMERINA

il segretarioGianluca Messina

Figli e papà pregano insieme a Santo Stefano

Piazza Armerina. Mai tanti papà a pregare insieme con i propri figlio come l’altra sera nella parrocchia Santo Stefano per la festa del papà. Per l’occasione, le comunità di San Filippo e Santo Stefano si sono dati appuntamento per celebrare insieme la ricorrenza di San Giuseppe e mettere insieme tutti i componenti del nucleo familiare. Un esperimento riuscito che per la prima volta ha portato i figli ed i loro padri insieme in una celebrazione eucaristica. Ad organizzare la manifestazione religiosa è stata l’azione Cattolica, che dopo anni di crisi, sta cercando di ritrovare il proprio ruolo all’interno della chiesa piazzese, grazie all’impegno di tanti giovani-adulti che ogni giorno lavorano per il miglioramento della comunità. A celebrare l’eucarestia è stato il parroco delle due parrocchie Nino Rivoli che ormai da mesi cerca di condurre una pastorale unitaria tra le due realtà territoriali pur mantenendo le differenti identità. Insieme a lui segretario vescovile Filippo Ristagno. Alla fine della celebrazione tutti i bambini hanno dato un dono ai loro papà e recitato una poesia. Un momento emozionante soprattutto per i papà che hanno visto i loro figli esibirsi per loro. Alla fine tutti si sono concentrati nel salone della parrocchia per mangiare pane e nutella. Queste le dichiarazioni di Caterina Falciglia una delle responsabili dell’azione cattolica parrocchiale “Il papà – ha detto Caterina Falciglia è simbolo di giustizia ma soprattutto di uomo che vive e trasmette equilibrio nell’ambito della famiglia e che a sua volta la trasmette all’esterno nella vita sociale. Questo è stato anche l’impegno che hanno voluto prendere i papà delle comunità di Santo Stefano e San Filippo insieme! Ed è un fatto molto bello. Tutta l’assemblea era traboccante di emozione e di Gioia nell’ascoltare le preghiere e le poesie che i propri figli avevano preparato per i loro Papà”.
Agostino Sella

Concorso ragioniere capo. Il sindaco non ritira il bando. "E' tutto pienamente legittimo"

Piazza Armerina. La giunta Nigrelli, sostenuta all’unisono dal PD, non ritira il bando di concorso per il posto di ragioniere capo al comune. Questo il risultato del consiglio comunale che si è svolto e che ha visto compatti i due schieramenti sia di destra che di sinistra. “Non c’è nulla di illegittimo – ha detto il sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli – tutti gli atti predisposti sono tutti perfettamente legittimi. C’è stata una richiesta dell’Mpa di portare in consiglio comunale questo argomento sposata “obtorto collo” dagli altri componenti del centro destra che è stata puramente strumentale e per questo respinta”. Il dibattito in aula è durato per circa un ora. Sono intervenuti tutti gli esponenti dell’opposizione tranne gli assenti. Si tratta di Michelangelo Trebastoni, unico consigliere dell’Mpa e Vincenzo Filetti dell’UDC. Tra i primi interventi quello di Giuseppe Falcone che ha letto una 15 di cartelle in cui ha spiegato i motivi della scelta e la richiesta all’amministrazione di ritirare il bando in autotutela. Tra gli interventi anche quello dell’ex presidente del consiglio comunale Basilio Fioriglio che ha invece difeso la scelta di portare la questione in consiglio “La partecipazione al consiglio era necessario. E’ un argomento che compete al consiglio comunale come dimostra l’articolo 28 dello statuto. Il dibattito era doveroso per garantire la città ed i giovani. Superata questa fase il centro destra si riunirà per valutare se continuare l’azione intrapresa”. Mattia ha, fuori dall’aula, sottolineato la compattezza del centro destra, sottolineeando come secondo lui “il bando ha tagliato fuori i giovani della città”. Carmelo Gagliano, capogruppo del PDL ha detto “Il centro destra anche se sconfitto nei numeri ha raggiunto l’obiettivo di essere compatto. Avrei messo nel bando l’esperienza non come clausola per la partecipazione, ma semmai come esperienza acquisita da premiare con ulteriore punteggio per dare la possibilità a tutti di partecipare”. Questo il commento di Giuseppe Venezia, capogruppo della corazzata del PD “Non c’è nulla di così grave in questo bando – ha detto Venezia – forse c’è stato invece qualcosa di personale. Tutto è in regola quindi non si capisce il motivo per cui si doveva ritirare il bando in autotutela”. Durante la seduta si è insediato al posto di Nuccio Catalano il consigliere Renato Incardona che ha recentemente vinto il ricorso al Tar. Incardona si è dichiarato indipendente. Pertanto il PD passa da 12 ad 11 consiglieri.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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