sabato 3 novembre 2007

Sfiducia: nulla di fatto. Scintille tra Prestifilippo e Colianni

Piazza Armerina. Nulla di fatto sulla mozione di sfiducia. Il presidente del consiglio Miroddi, prende atto dei pareri del segretario che ha giudicato non valido il documento presentato dal centro sinistra e chiude il punto. In sostanza, è come se la mozione non fosse arrivata mai in aula. Ma il centro sinistra non demorde e si muove per presentarne un’altra insieme al Mpa. Oggi i consiglieri della coalizione prodiana si incontreranno per discutere un nuovo documento che dovrebbe mettere fine ai dissidi dentro il Pd. Poi in settimana centro sinistra, Mpa e Falcone dovrebbero incontrarsi per fondere tutti i singoli documenti e presentarne uno solo. Se tutti i consiglieri seguiranno le indicazioni dei loro partiti le firme dovrebbero essere 14, una in più delle 13 necessarie per mandare a casa il sindaco. “Dicono che hanno 14 firme – dice il consigliere Cursale – ma è una balla. Li sfido a trovare 14 coraggiosi che firmeranno il documento”. Per l’Mpa parla Trebastoni: “Abbiamo avuto mandato dal partito di votare la sfiducia. Poichè sono assenti Scollo e Lo Verme chiediamo di rinviare la discussione». Intanto fuori dal consiglio capannelli con decine di cittadini supporters dell’’una e dell’altra fazione tirano in ballo anche la religione “questa sfiducia prima o poi andrà in porto” dicono i tifosi del centro sinistra. “Aspetteranno invano – dice Marcello Scarantino, uno dei delfini di Prestifilippo – in sindaco è protetto dal manto di Maria Santissima delle Vittorie”. La questione sfiducia piazzese rischia di provocare un terremoto sul piano provinciale. “adesso le amministrazione in cui Forza Italia appoggia i lombardiani come quelle di Barrafranca possono cominciare a tremare – dice Prestifilippo - A questo punto c’è da rivedere tutto l’assetto del centro destra in provincia e le gerarchie per le provinciali”. L’assessore Colianni leader massimo dell’ Mpa ennese non ci sta: “Prestifilippo fa solo antipolitica. Per cominciare finisca di fare “inciuci” con il centro sinistra e si dimetta dall’Ato. Gli abbiamo chiesto da mesi alcuni segnali politici come l’azzeramento della giunta e un programma di fine legislatura. Ma finora non ha fatto nulla di tutto questo. Lo faccia immediatamente e potremmo anche non votare la sfiducia”. Risponde Prestifilippo “Per me non è un problema dimettermi dall’Ato. Colianni ne parli con i vertici provinciali di Forza Italia. Io faccio cosa mi dice il mio partito”.
Agostino Sella

Fioriglio: l'Mpa è pronto a votare la sfiducia

Piazza Armerina. “L’Mpa è pronto a votare la sfiducia” dice Fioriglio. “E’ un passo avanti verso la chiarezza. Firmiamo un nuovo documento” dice La Malfa. Le dichiarazioni di La Malfa del PD e Fioriglio del Mpa sembrano semplificare la strada verso la sfiducia proprio nel giorno in cui l’argomento verrà trattato in consiglio comunale. Le dichiarazioni dell’ex Presidente del Consiglio, sgombrano il campo da possibili malintesi: “Il partito del Movimento per l’Autonomia ha deciso di votare la mozione di sfiducia al primo cittadino. Se oggi l’atto presentato il 4 ottobre non può essere votato per le questioni procedurali che si sono susseguite a causa dei problemi verificatisi dentro il PD – dice Fioriglio – i sei consiglieri del Mpa hanno avuto mandato dal partito a definire nell’immediatezza un nuovo documento che contenga tutte le firme dei consiglieri che vogliono sfiduciare Prestifilippo”. Poi l’ex presidente del consiglio traccia la strada per il futuro. “Per sgombrare il campo dagli equivoci – continua Fioriglio - l’atto della sfiducia si deve portare a termine per chiudere una fase politica. Così se passa si apre una nuova stagione, se non possa il sindaco potrà governare con più tranquillità ed i partiti che l’hanno votata dovranno fare l’opposizione, cosa che non hanno fatto fino ad oggi”. L’ex segretario della Margherita apprende con soddisfazione le dichiarazioni di Fioriglio “prendiamo atto delle parole di Fioriglio – dice La Malfa - è un ulteriore chiarimento della politica locale ed un importante contributo alla trasparenza. E’ chiaro che il documento attuale non è valido. Noi siamo disponibili a firmare un nuovo documento che può essere subito ripresentato”. Insomma oggi in aula dovrebbe presentarsi una situazione abbastanza delineata. Per avere un esito positivo la sfiducia deve essere votata da 13 consiglieri comunali su 20. Per adesso sono disponibili i sei consiglieri del partito democratico, il socialista Miroddi, ed il forzista Falcone. Con le dichiarazioni di Fioriglio si è appreso che i consiglieri del Mpa hanno avuto mandato dal partito di votare la mozione. Se i sei consiglieri autonomisti rispetteranno le indicazioni della direzione provinciale la sfiducia andrà in porto con 14 voti. Però, che tutti i sei consiglieri della corazzata Mpa votino le sfiducia non sembra ancora assodato. Le sorprese, a Piazza, sono sempre dietro l’angolo.
Agostino Sella

Dorin: i romeni non siamo tutti assassini

Piazza Armerina. “I romeni non siamo tutti assassini”. Cimpanu Dorin (nella foto) è piuttosto triste dopo aver sentito del macabro omicidio romano. Lui è in Italia da 11 mesi e lavora duro per mantenere la sua famiglia che si trova in Romania. “Mio padre – dice Dorin – è vecchio e mio fratello ha una malattia al braccio. Con 100 euro di pensione al mese non possono vivere. Io ogni tanto mando qualcosa quanto posso e con quei soldi riescono almeno a fare una vita un poco dignitosa”. Dorin c’è l’ha con i romeni che delinquono. “Per me quelli che rubano ed ammazzano li dovrebbero mandare fuori dall’Italia a calci nel sedere. Ai romeni onesti farebbero un gran piacere. Perché non tutti i romeni sono disonesti. C’è gente che lavora onestamente e ha voglia di vivere in tranquillità per costruirsi un futuro. Io con mia moglie sono venuto qui perché voglio comprarmi una casa nel mio paese. In Romania le case li comprano solo i parlamentari che sono padroni di intere palazzine. I poveri per comprarsi un appartamento con gli stipendi che ci sono dovrebbero lavorare due vite”. Cimpanu Dorin abita da solo in una vecchia casa del quartiere Castellina dove paga puntualmente l’affitto. Sua moglie lavora come badante “in regola”, tiene a sottolineare il 28enne rumeno. “Siamo sposati da 5 anni ma per adesso non possiamo permetterci dei figli. Verrà anche quel tempo”. Dorin è un tuttofare. In Romania lavorava da carrozziere, ma in Italia si adatta a fare tutto. In 11 mesi ha collezionato una decina di lavori. “ho raccolto olive, fatto il pittore, il lavapiatti, sono stato custode di animali, ho fatto il muratore. Non è vero che non c’è lavoro in Sicilia. Rispetto alla Romania sembra di stare in America. Certo, bisogna fare dei sacrifici, ma è il destino di ogni uomo”. Per Natale Dorin tornerà in Romania “la tua terra è sempre la tua terra. E’ da 11 mesi che manco dal mio paese e non vedo l’ora di tornarci. Passerò il Natale con mio padre e poi tornerò per lavorare. Ma tra qualche anno spero di tornare per sempre in Romania”. A Piazza Armerina i romeni sono qualche centinaio. Quasi tutti abitano nel quartiere della Castellina. “Siamo gente tranquilla. Se qualcuno di noi si comporta male siamo noi stessi che con le buone gli facciamo capire che si deve dare una calmata. Per il bene di tutti”.
Agostino Sella

Incontro tra università e amministrazione comunale

Piazza Armerina. Nei giorni scorsi, si è tenuto presso la sede dell’università, un intenso incontro coordinato dal consigliere di corso di laurea Guido Milazzo. L'incontro ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale piazzese, rappresentata dall’assessore alle politiche universitarie Enzo Cammarata, degli studenti e dei docenti del corso di laurea in scienze turistiche guidati dal professore Palermo, Nino Cammarata (nella foto) rappresentante degli studenti al C.A.R.S. dell’Ateneo di Catania e consigliere comunale di AS-la destra. Gli studenti, dopo aver manifestato uno stato di preoccupazione dovuto anche alle recenti dichiarazioni del ministro dell’università, hanno rivendicato il loro diritto ad usufruire di tutti i servizi garantiti dall’ateneo catanese, dove regolarmente versano le tasse. Si è discusso sul ruolo e sull’importanza strategica che tale facoltà deve rivestire nel rilancio dell’intero territorio, ma anche dei legittimi sbocchi professionali che il titolo di studio deve garantire. “Verificherò quanto prima – ha affermato Nino Cammarata – che sia rispettato lo schema di convenzione che venne stipulata anni addietro con il consorzio universitario ennese, al quale il comune versa circa 160 mila euro all’anno. Tutto questo - continua Nino Cammarata - al fine di verificare ed eventualmente far rilevare inadempienze. Inoltre verificherò la possibilità che parte delle attività che organizza il comitato per le attività sportive e ricreative dell’università di Catania possano essere realizzate nella sede decentrata della nostra città,come il cineforum o spettacoli in genere.” L’assessore Enzo Cammarata, dal canto suo, ha indicato i provvedimenti adottati da quando insediato a favore del mondo universitario come l’apertura dello sportello Ersu, la richiesta di intervento immediato per la ristrutturazione di alcune parti dell’edificio che ospita l’università, l’istituzione di un apposito capitolo di spesa a favore degli universitari. Poi Enzo Cammarata ha auspicato inoltre la possibilità di ulteriori e frequenti confronti, volti all’insegna di una proficua collaborazione. In conclusione l'assessore alle politiche universitarie, accogliendo una proposta avanzata dagli studenti, ha auspicato ”la necessità di iniziare un politica di promozione sul territorio della facoltà di scienze turistiche, partendo magari con la partecipazione di una delegazione di studenti alla Borsa Internazionale del Turismo”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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