lunedì 17 settembre 2007

Condanna antisindacale: il comune non ci sta

Piazza Armerina. Il comune non ci sta alla condanna per comportamento antisindacale inflittagli dal giudice del lavoro di Enna e presenta opposizione alle sentenza. Nei giorni scorsi, il giudice del lavoro di Enna, Pierpaolo Gori, ha accolto il ricorso del sindacato FP CGIL provinciale ed ha condannato il comune piazzese per comportamento antisindacale per non aver attivato l’informazione e la concertazione per il piano di miglioramento dei servizi di Polizia Municipale e con la sentenza ordina la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione di ogni effetto. Adesso ad intervenire nella vicenda per spiegare le ragioni del comune è l’assessore agli affari generali e contenzioso, l’avvocato Vincenzo Cammarata “l’amministrazione – dice Cammarata – ha ritenuto opportuno proporre opposizione alla decisione adottata dal Giudice del Lavoro, pur nel rispetto delle valutazioni espresse nella sentenza, si ritiene che la fattispecie in esame non rientri tra quelle per le quali è obbligatorio attivare la procedura dell’art. 7 del CCNL 1.4.99 che prevede, appunto, l’obbligo della informazione periodica ai soggetti sindacali da parte dell’ente sugli atti a valenza generale dei contratti di lavoro, l’organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane. Comunque – continua l’assessore Vincenzo Cammarata – prescindendo dalle valutazione di merito che saranno attenzionate nelle sedi istituzionali, è comunque necessario precisare come sia del tutto fuori luogo ritenere che i comportamenti dell’amministrazione siamo stati intenzionalmente indirizzati a prevaricare le prerogative delle organizzazioni sindacali verso le quali c’è invece massima sensibilità. Piuttosto – continua Cammarata – è auspicabile che le legittime iniziative adottate siano ispirate al riconoscimento di una tutela generale del lavoratore e non a protezione di particolari posizioni non oggettivamente meritevoli di positive risposte”. Poi Cammarata con le dichiarazioni finali alla nota lancia un messaggio di dialogo ai i sindacati di categoria. “Auspichiamo pertanto – conclude l’avvocato Vincenzo Cammarata – che si possa avviare una stagione di fattiva collaborazione con i sindacati e fare cessare quella ove il giusto della polemica, sovente gratuita, sembra prevalere sulla necessita di un sereno confronto”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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