lunedì 15 ottobre 2007

Primarie PD. Enfin! Le voilà! di Carmelo Nigrelli

Finalmente! Lo aspettavo, insieme a tanti altri, dal 1991. Dopo una gestazione piena di problemi, di dubbi, di incertezze, il Partito Democratico è nato, da parto programmato, il 14 ottobre 2007.Ciò che non era programmato e che mi appare una inattesa buona notizia è la fortissima affluenza di cittadini nei seggi allestiti per le primarie. Se si considera che in occasione delle primarie che scelsero Prodi quale capo del governo partecipavano anche i sostenitori degli altri partiti del centro-sinistra, si capisce la rilevanza del dato. A maggior ragione in una fase di crisi evidentissima della fiducia dei cittadini nei partiti.
Molti commentatori hanno evidenziato tale rilevanza e hanno avvertito Veltroni e gli altri dirigenti del PD che non possono sprecare quest'occasione, questa grande spinta alla democrazia e al rinnovamento del modo di fare politica in Italia oltre che l'aspirazione a forme di organizzazione partitica con nuove regole e nuovi riti.
A me, a dire il vero, un po' d'amaro in bocca rimane per le modalità con le quali si è giunti a questo importante risultato, ma sono contento di non avere mollato insieme a quella parte consistente di cittadini non militanti di partiti tradizionali che, con queste primarie stanno mandando un forte segnale al tempo stesso di fiducia e di messa in mora alla classe dirigente del Pd.
In provincia di Enna si conferma la proverbiale capacità di mobilitazione della leadership del centro sinistra cui si è aggiunta una non trascurabile partecipazione di "sfusi" che hanno condotto a superare il numero di votanti - già alto - delle primarie del 2005 con un'affermazione di Veltroni che non è distante da quella nazionale con il 75% circa di consensi.
Questo significa che l'area non disponibile a votare per il sindaco di Roma non è stata ampliata dalla posizione di Carmelo Tumino a favore di Letta che ha, piuttosto, cannibalizzato il possibile bacino elettorale di Rosi Bindi (la quale si ferma a poco più dell'8%) senza peraltro discostarsi (10%) dal dato nazionale dello stesso Letta.
Anche a Piazza, dove pure Letta era sostenuto oltre che dal deputato regionale, dal segretario della Margherita, da Lina Grillo e da non pochi dirigenti diellini, Letta, con il 31% è rimasto distantissimo da Veltroni che patisce un po' il protagonismo dei "lettini", ma raggiunge comunque un significativo 55%.
Questo significa, a mio avviso, che una parte maggioritaria dei democratici di Piazza non è caduta nel tranello di utilizzare l'elezione diretta del segretario nazionale come strumento per rimettere in discussioni gli equilibri locali e provinciali che, invece, dovranno essere oggetto dei confronti che nelle prossime settimane si terranno in preparazione dell'elezione dei segretari provinciali e locali.
La forte valenza locale e la esplicita volontà di utilizzare il voto a Letta come strumento per "contarsi" e organizzare una corrente nei diversi comuni della provincia, non credo abbia giovato a Tumino.
Tuttavia la questione mi sembra un'altra. Partorito il PD, adesso occorrerà lavorare per formarlo e ciò sarà bene che avvenga in maniera innovativa (il meccanismo elettorale è stato l'ultimo atto dei vecchi partiti e non il primo del nuovo) e soprattutto attorno alle idee e non basandosi sulla contrapposizione pregiudiziale tra gruppi consolidati nei rispettivi partiti.
Questo occorrerà fare, a livelo nazionale come a livello locale, per non perdere l'occasione come auspicano, per esempio, Eugenio Scalfari ed Ezio Mauro.
C'è da rimboccarsi le maniche.
Carmelo Nigrelli.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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