Si tratta delle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, tra cui l'acqua. BARRANDO SI si vuole abrogare, cioè abolire, l'art. 23 bis del decreto legge 112/2008, poi convertito in legge 133/2008, che stabilisce come modalità principale quella dell'affidamento della gestione del servizio idrico a privati, o attarverso una gara o tramite una società con capitale misto pubblico e privato e in cui il privato sia scelto attraverso gara e detenga almeno il 40% del capitale. Quindi BARRANDO SI non si vuole l'affidamento, e la conseguente gestione, del servizio idrico ai privati e si vuole che l'acqua rimanga un bene pubblico.
2° quesito (scheda gialla).
Il secondo quesito è un po' più tecnico. Se vinceranno i SI verrà abrogato il primo comma dell'art.154 del decreto legislativo 152/2006 che riguarda l'adeguatezza della remunerazione del capitale investito da parte del privato sulla gestione del servizio idrico e, quindi, l'adeguamento delle tariffe sull'acqua. Sostanzialmente BARRANDO SI chi vota non vuole che la tariffa del servizio idrico sia soggetta alle leggi di mercato Ecco perchè, negli ultimi anni, siamo stati vittime di continui aumenti della bolletta dell'acqua anche in presenza di un servizio carente.
3° quesito (scheda grigia).
Il terzo quesito riguarda la scelta del nucleare e la possibilità di costruire centrali nucleari nel territorio nazionale. In particolare, al di là della lunghezza del quesito che troveremo sulla scheda grigia, BARRANDO SI si intende abrogare quella parte del decreto legge 112/2008 che prevede la costruzione di centrali nucleari. Chi non vuole il nucleare in Italia deve BARRARE SI.
4° quesito (scheda verde).
Riguarda l'abrogazione di alcune norme, contenute nella legge 51/2010, che consentono al Presidente del Consiglio e ai Ministri di non comparire in udienza, qualora chiamato in tribunale, invocando il cosiddetto "legittimo impedimento", cioè dichiarando il concomitante esercizio, per quel giorno, di attività legate alle funzioni di governo. I ministri possono invocare il legittimo impedimento per l'esercizio di attività previste da leggi e regolamenti che ne disiplinano le attribuzioni. BARRANDO SI si cancella il legittimo impedimento perchè la legge sia applicata a tutti nello stesso modo.