lunedì 7 maggio 2012

Gli riducono l'orario di lavoro precario si suicida nel garage

Lavorava come cameriere saltuario alla mensa del centro di assistenza per disabili mentali Oasi di Troina, gestita dall'associazione fondata da Padre Luigi Ferlauto. Ma da qualche tempo anche quell'impiego altalenante aveva smesso di nutrire le sue poche certezze: gli avevano anche ridotto l'orario di impegno e conseguentemente la possibilità di un introito regolare. Dopo una vita di precariato, Gaetano non ha retto al peso anche di quella che gli deve essere apparsa come l'ennesima ingiustizia patita e ha deciso di farla finita.


A confermare che sarebbe stata proprio questa la molla che ha portato Gaetano Trovato Salinaro, 47 anni, sposato e padre di due figli di 9 e 4 anni, a togliersi la vita, sono quattro biglietti lasciati dal cameriere prima di chiudersi alle spalle la porta del garage della villetta dove abitava con la famiglia. Ha appeso una corda alla trave del soffitto, si è stretto il cappio al collo e si è lasciato morire.

A scoprire il corpo è stato il suocero che era andato a cercarlo. Moglie e figli si trovavano a casa dei genitori di lei dalla sera prima, mentre Gaetano aveva deciso di dormire da solo nella sua villetta. Forse aveva già progettato il piano suicida.

Preoccupati per la prolungata assenza, ieri mattina la moglie e i parenti lo avevano cercato ripetutamente al telefono e chiesto in giro se qualcuno lo avesse visto. Dopo qualche ricerca affannosa la tragica scoperta: Gaetano aveva deciso di farla finita.



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Agostino da iPhone

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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