di Lorenzo Naso
Grazie, grazie per avere colto il problema …..
Le sue domande andrebbero poste alle autorità preposte alla vigilanza, ma è doveroso rispondere alle sue osservazioni che, con vena polemica, lei puntualmente ha sciorinato.
Grazie per l’aggettivo, ma benemerita è l’arma non
l’associazione che, nasce per tutelare i soggetti diversamente abili e,
pertanto si occupa di effettuare i controlli sul rispetto delle norme previste
e, sovente, disattese. Le statistiche da Lei sottovalutate e direi, quasi
ridicolizzate, sono reali e anche sottostimate poiché i nostri controlli non
sono quotidiani.
Certamente non sono di parte posto che per l’associazione,
trovarsi di fronte ad un trend negativo nonostante le multe morali, i cartelli
ecc., rappresenta una sconfitta …
E se ancora Lei non crede può visionare la nostra
documentazione fotografica.
“Se
ritengo che il comportamento di una minoranza di persone arroganti e tracotanti
, di quelle che definirei "tuttoilmondoémio" contribuisce in modo
determinante ad alimentare una situazione di comportamenti automobilistici che
sarebbe riduttivo definire incivili “
Quella che Lei definisce minoranza è una fetta consistente
di popolazione ed è proprio quella “minoranza” che fa la differenza tra un
paese civile ed il nostro
“Se,
inoltre, ritengo che l' atteggiamento delle Funzioni preposte al controllo é,
purtroppo, più orientato a far cassa che a educare la cittadinanza al rispetto
delle regole ( si potrebbe fare l'uno e l'altro ma non conviene perché poi,
raggiunto lo scopo educativo , la cassa piangerebbe "
Ci consenta di contraddirla, i provvedimenti da noi
richiesti, primo fra i quali la rimozione forzata permetterebbe di fare l’uno e
l’altro, ossia fare cassa con le multe (salate) e educare, gioco forza, gli
automobilisti
“- se
ritengo , altresì, che sul problema sollevato con forza e determinazione
dall'AIAS sarebbe opportuno un confronto della Vigilanza Urbana con le
Rappresentanze dei diversamente abili anche per definire una concordata
ubicazione degli stalli riservati che, ad una sommaria valutazione, mi sembrano
collocati secondo logiche più personalistiche che funzionali;”
Tanto per precisare l’AIAS è una rappresentanza di disabili e il confronto con
la vigilanza urbana è stato più volte sollecitato e ottenuto.
Per sua informazione, l’apposizione dei cartelli “ vuoi il
mio posto? Prendi il mio handicap!!” è nata da un accordo per il quale l’Aias
ha acquistato i cartelli e l’Amministrazione ha provveduto all’installazione.
In relazione all’ubicazione degli stalli non ci è chiaro in
base a quale criterio lei afferma che non sono funzionali, a meno che Lei non
abbia disabili in famiglia o sia portavoce di istanze di gruppi di diversamente
abili o abbia effettuato uno studio sulla normativa, in tal caso siamo pronti
ad un confronto con chi, più competente di noi, può darci suggerimenti.
“e
sommessamente vorrei far notare che a tutti i portatori di abilità diverse e di
apposito contrassegno é consentito di utilizzare gratuitamente gli stalli blu
in sostituzione di quelli gialli e che questo utilizzo mi sembra che spesso
diventi preferenziale anziché estemporaneo ;”
altrettanto sommessamente vorrei farle notare la sottile
differenza che esiste tra un diritto
( le strisce gialle ) il cui mancato rispetto deve essere sanzionato ed una concessione ( le strisce blu) che, se
sono libere, (posto che non sono riservate) sono gratuitamente
utilizzabili per i portatori di
handicap,
E lei
conclude
“comunque,
dicevo, dopo tanti se, vorrei lanciare la mia domanda quasi insolente e
provocatoria , sperando di non essere mal inteso".
Vorrei
cioè chiedere all' AIAS, senza niente togliere al suo insostituibile ruolo di
sostegno , difesa e assistenza , se avesse mai verificato quante volte,
statisticamente parlando, le auto munite dell'apposito contrassegno sono state
utilizzate dagli accompagnatori dei diversamente abili senza "gli accompagnati"
ma usufruendo ugualmente dei benefici riservati all'esibizione del contrassegno
e se ha potuto mai verificare la congruità e la validità di tutti i
contrassegni rilasciati dalla pubblica amministrazione.
Lo chiedo perché, siccome a Piazza continuano a tenersi in vita stalli riservati a portatori di handicap anche dopo il decesso dell'invalido cui erano stati originariamente dedicati o addirittura nominativamente assegnati, sorge il sospetto che non ci sia altrettanto presidio sulla revoca e il ritiro dei contrassegni oggettivamente decaduti .”
Lo chiedo perché, siccome a Piazza continuano a tenersi in vita stalli riservati a portatori di handicap anche dopo il decesso dell'invalido cui erano stati originariamente dedicati o addirittura nominativamente assegnati, sorge il sospetto che non ci sia altrettanto presidio sulla revoca e il ritiro dei contrassegni oggettivamente decaduti .”
La sua conclusione ovviamente ci fa sorridere ….. crede davvero che avremmo potuto verificare
le procedure di corretto rilascio delle autorizzazioni e della loro eventuale
revoca?
Crede davvero che non ci accorgiamo dell’utilizzo improprio
dei contrassegni?
Ebbene sig Russo ce ne accorgiamo eccome se ce ne
accorgiamo, ma non abbiamo gli strumenti per intervenire, non siamo legittimati
a farlo.
“P.S.
Tutto ciò è stato scritto senza voler offendere alcuno .”
PP. SS.
E ci perdoni sig Russo, senza offesa, ma il suo intervento,
oltre che polemico ci pare scontato e sterile.
Piazza Armerina, 4 dicembre 2012 Per l’AIAS – Lorenzo Naso