sabato 19 gennaio 2013

Nigrelli: 741 mila euro destinati dal Patto del Golfo a opere infrastrutturali al sostegno dello sviluppo economico di Piazza".


COMUNICATO STAMPA
L’assemblea dei Soggetti attuatori del Patto territoriale del Golfo, alla quale ha partecipato il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli ha assegnato al Comune di Piazza la somma di 741 mila euro destinati a opere infrastrutturali al sostegno dello sviluppo economico di Piazza.
Si tratta di una rimodulazione dei fondi assegnati al Patto. Nel giugno 2010 il Ministero dello Sviluppo Economico aveva chiesto di rimodulare l’insieme degli stanziamenti a causa di una riduzione delle somme a disposizione. In quella occasione i sindaci delle città coinvolte avevano deciso di mantenere la richiesta per opere infrastrutturali, che a Piazza prevedeva una assegnazione di poco più di 300 mila euro) riducendo la disponibilità a favore di imprese per investimenti privati, in considerazione della mancata partecipazione di aziende. 
Con la nuova rimodulazione decisa alla unanimità dai sindaci di Niscemi (soggetto responsabile del Patto), Butera, Gela, Licata, Mazzarino e Piazza, si propone al Ministero di assegnare l’intera somma residua di circa 4,5 milioni di euro ai sei comuni dividendola in parti uguali e destinandola a opere infrastrutturali.



La risposta del Ministero dovrebbe arrivare entro la primavera.



Il Patto Territoriale del Golfo è lo strumento di programmazione negoziata sottoscritto, nel luglio 1998, dai sindaci dei Comuni di Piazza Armerina, Gela, Butera, Niscemi, Mazzarino e Licata.

Esso si basava sulla volontà di una più ampia utilizzazione delle opportunità offerte dal patrimonio ambientale e culturale locale e della sua capacità futura di attrazione di flusso turistici nonché all’attivazione di tutte le misure d’intervento necessarie per la promozione dello sviluppo di piccola e microimprenditorialità, in particolare l’artigianato produttivo, connessa alle potenzialità turistiche del territorio.

Il Comune di Piazza ha già usufruito di finanziamenti infrastrutturali derivanti dal Patto del Golfo con i quali ha finanziato il restauro della ex chiesa di San Giacomo destinandola a Ufficio di accoglienza turistica.



Piazza, 19 gennaio 2013

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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