mercoledì 20 novembre 2013

Miroddi: "sul Chiello politica scellerata del commissario Termine. Adesso basta"


Piazza Armerina. “Per l’ospedale è stata condotta una politica scellerata, in particolare da parte del commissario Termine. Continuando di questo passo il Chiello diventerà un ambulatorio. Adesso basta”. Filippo Miroddi, non ci sta più ai “tira e molla” degli ultimi anni sul destino dell’ospedale piazzese, e - dal lettino di casa sua in cui è convalescente a causa di un intervento chirurgico avvenuto la scorsa settimana – prende il pc e scrive una durissima lettera indirizzata al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore alla salute Lucia Borsellino, al commissario dell’Asp di Enna Giuseppe Termine e ai due deputati regionali piazzesi. Ecco una sintesi del pensiero miroddiano: “Dopo aver assistito alle false promesse, ai proclami affidati alla stampa, alle tavole rotonde e dibattiti che nulla hanno sortito se non un’esposizione mediatica del politico di turno, mi preme prendere una forte e netta posizione ed affrontare concretamente la situazione del progressivo impoverimento e depauperamento di risorse del nosocomio piazzese. Interi reparti – continua Miroddi - sono stati soppressi (ostetricia, neonatologia, urologia); il servizio di endoscopia è chiuso da circa due anni; la cardiologia regge grazie al sacrificio ed al senso di abnegazione di due medici che compiono ogni giorno salti mortali per salvare delle vite umane, senza il supporto di attrezzature e personale adeguato. Precaria organizzazione del servizio di radiologia; mancata fornitura del mammografo; assenza dell’apparecchiatura TAC da quasi un anno; continua emorragia di infermieri trasferiti sia in mobilità che in maniera definitiva verso altri ospedali dell’A.S.P., etc. La criticità della situazione non disgiunta dal continuo e progressivo impoverimento delle risorse umane, è sotto gli occhi di tutti. Perseverando, pertanto, in questa scelta politica scellerata che vede come protagonista il commissario straordinario (il cui comportamento politico-amministrativo va certamente censurato e stigmatizzato) e verosimilmente come regista il governo regionale, che tanto ha promesso, ma nulla ha mantenuto, a breve il nostro ospedale verrà ridotto ad un modesto ambulatorio. L’ultimo incontro palermitano del 9 novembre, per quanto è dato sapere, nulla di concreto ha sortito, se non le solite ipotesi di lavoro. Considerato che le promesse da me ricevute sono state tutte disattese, mi sembra giusto e doveroso assumere in pieno le attribuzioni che la Legge mi conferisce in materia sanitaria. Infatti, quale vertice della sanità di Piazza Armerina intendo, in modo severo e nella più stretta legalità, farmi promotore di un’attività congiunta con tutti gli attori istituzionali, finalizzata ad una azione energica mirata a tutelare la salute della città e del relativo comprensorio”. 

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI