domenica 2 marzo 2014

Ucraina, 15mila soldati russi in Crimea. Sequestrate le armi. Kiev: "Su orlo del disastro"

KIEV - Un'occupazione di fatto che, secondo il segretario di Stato americano, John Kerry, potrebbe far rischiare alla Russia il suo posto all'interno del G8. I soldati russi in Crimea - secondo il governo di Kiev - sono già 15 mila e si muovo sul territorio senza resistenze. Prendendo il controllo dei luoghi strategici. E sequestrando le armi, come accaduto in una base radar e in un'accademia della Marina militare ucraina. I russi hanno esortato il personale delle due strutture a schierarsi con quelli che hanno definito i "legittimi" leader della penisola. Dalla base radar di Sudak sono stati portati via fucili, pistole e munizioni, caricati su un'auto. Armi sono state prelevate anche dalla struttura per l'addestramento della Marina a Sebastopoli, la città sul Mar Nero che ospita una base della Flotta russa. Nella notte sono atterrati altri sette aerei militari russi per il trasporto delle truppe e 11 elicotteri. Uomini armati e in mimetica, presunti militari russi, hanno circondato la caserma del reparto A-0669 della Marina militare ucraina vicino a Kerch (Crimea) e controllano gli ingressi della struttura. Secondo il vice comandante ucraino del reparto, Alexiei Nikoforov, i militari hanno detto di volere "sorvegliare la struttura assieme agli ucraini". Un migliaio di uomini armati ha circondato una base della Guardia di frontiera ucraina, nel sud della Crimea. Lo ha riferito il ministero della Difesa ucraino, aggiungendo che 20 camion sono stati posizionati lungo il perimetro dell'edificio, che ospita la 36ma Brigata delle guardie di frontiera. La Russia "ci ha dichiarato guerra, siamo sull'orlo del disastro", lo ha detto il premier ucraino Arseni Iatseniuk, che ha ribadito: la Russia "non aveva, non ha e non avrà giustificazioni per l'aggressione armata nel territorio ucraino o nel territorio della Repubblica autonoma di Crimea, che fa e farà parte del Paese". Kiev richiama i riservisti. Pressione alla quale Kiev ha risposto stamane con la decisione del Consiglio di Sicurezza Nazionale di mobilitare le sue forze armate perché siano il prima possibile pronte al combattimento e di richiamare i riservisti. Un deputato ucraino del partito Udar, Dmitri Bolotserkovets, citato dall'agenzia Unian e dal quotidiano Ukrainskaia Pravda, afferma inoltre che un ufficiale ucraino inviato per trattare è stato fatto prigioniero. In un locale sarebbe scoppiato un incendio. I militari ucraini avrebbero bloccato un mezzo blindato russo e si preparano alla difesa, mentre lungo il perimetro della caserma sono disposti uomini armati di mitra. Caserme abbandonate. Secondo quanto riferisce Interfax, i militari dei reparti dell'esercito ucraino dislocati in Crimea passano invece in massa dalla parte delle autorità locali filorusse. Molte caserme sono state abbandonate insieme agli arsenali, quest'ultimi presi in consegna dalle forze di autodifesa della Crimea. I militari che non si affidano alle autorità locali presentano le loro dimissioni. Preoccupazione internazionale. Insomma, la presenza militare russa in Crimea è già massiccia. Mentre la diplomazia occidentale continua a lanciare moniti. Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avvertito la Russia che se non ferma l'escalation militare contro l'Ucraina ci saranno gravi ripercussioni nei rapporti con gli Stati Uniti. "Se Mosca non assume passi concreti e immediate per invertire questa escalation di tensione, gli effetti sulle relazioni Usa-Russia e sullo status internazionale della Russia saranno profonde". G8 di Sochi a rischio. Tra le prime conseguenze, potrebbe esserci il boicottaggio del G8 in programma a Sochi, in Russia, a giugno. Ipotesi sostenuta con forza dalla Francia che per bocca del ministro degli Esteri Laurent Fabius, auspica "la sospensione dei preparativi" del vertice e condanna "l'escalation militare russa" in Crimea. E, intanto, l'Eliseo annuncia che Parigi non parteciperà alle riunioni in vista del vertice, come farà anche l'Inghilterra, stando a quanto dichiarato dal ministro degli Esteri, William Hague, partito poco fa alla volta di Kiev. Decisione condivisa dal Canada, che ha richiamato il suo ambasciatore a Mosca John Sloan, per consultazioni sulla crisi in Ucraina, e sospeso i preparativi per la sua partecipazione al vertice G8. Cresce la tensione. Ma in ballo c'è molto di più. La nota di Kerry arriva dopo i 90 minuti di telefonata tra Obama e Putin.Il presidente Obama ha condannato senza mezzi termini l'intervento russo in Crimea, parlando di violazione del diritto internazionale. Sul fronte opposto, Putin ha risposto rivendicando il diritto di difendere i propri interessi in Ucraina e di proteggere i russofoni in Crimea e Ucraina orientale se le violenze dovessero espandersi. Un'escalation cominciata ieri nel primo pomeriggio, quando il presidente russo ha chiesto e ottenuto, dal Senato, il permesso di attaccare e che mette la Russia a rischio isolamento: ogni singolo alleato degli Stati Uniti, ha detto Kerry, è pronto ad andare fino in fondo: "La Russia si sta comportando come se fossimo nell'800, invadendo un altro Paese sulla base di pretesti completamente inventati", ha detto. Vertici straordinari. Per oggi il Segretario Generale della Nato Rasmussen ha convocato un vertice straordinario della Nato sulla situazione ucraina, chiedendo lo stop delle attività militari e delle minacce della Russia contro l'Ucraina: "Quanto sta facendo la Russia - ha detto - viola i principi della Carta Onu e costituisce una minaccia per la pace e la sicurezza in Europa". Ma soprattutto si aspetta il possibile viaggio domani di Yulia Tymoshenko per trattare direttamente con Putin. Riunione anche a Roma tra la ministra degli Esteri Mogherini,  i Consiglieri diplomatici del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio e del ministro della Difesa, il direttore del Dipartimento per l'Informazione e la Sicurezza e funzionari della Farnesina, alla vigilia della riunione di domani del Consiglio Affari Esteri dell'UE a Bruxelles. Dalla riunione, spiega la Farnesina, è emersa "l'opportunità di sostenere ogni sforzo volto a prevenire contrapposizioni pericolose e l'acuirsi di tensioni nel sud est dell'Ucraina, mantenendo aperti tutti i canali di dialogo a livello internazionale". Gli appelli della Chiesa ortodossa e del Papa. Da Piazza San Pietro, a Roma, è risuonato l'appello di Papa Francesco per l'Ucraina, che "sta vivendo una situazione delicata". Al termine dell'Angelus Bergoglio ha detto di auspicare che "tutte le componenti del Paese si adoperino per superare incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione" e si è rivolto "alla comunità internazionale, affinché sostenga ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia". Intanto il reggente della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, il metropolita Onufry, ha lanciato un invito al primate della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, affinché faccia il possibile per evitare spargimenti di sangue in Ucraina. Riferendosi alla possibilità che la Russa invii le sue truppe nell'ex repubblica sovietica, il metropolita di Chernivtsi e Bukovyna, ha parlato di "conseguenze catastrofiche per entrambi i paesi" e ha definito la situazione attuale nel Paese come "la più difficile della sua storia recente".


INVIATO DA REPUBBLICA MOBILE
Visita m.repubblica.it dal tuo telefonino o se hai un iPhone scarica gratis da iTunes l'applicazione di Repubblica Mobile.


Inviato da iPhone di Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI