lunedì 23 marzo 2015

Un arresto dei Carabinieri a Piazza Armerina per furto

Piazza Armerina. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina, comandati dal Maresciallo Aiutante Antonio ROBUSTO, congiuntamente ai colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Enna, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, VELLA Salvatore Attilio, 43enne nato e residente a Gela, celibe, disoccupato. Erano le ore 16:30 del 21 Aprile 2015, il Maresciallo Aiutante BASILOTTA Luca, libero dal servizio ed in abiti civili, era intento a percorrere una strada del centro storico quando ha sentito un forte rumore di vetri infranti provenire da un’abitazione distante solo pochi metri. 
Contestualmente l’Ispettore ha visto la porta di ingresso dell’abitazione in questione visibilmente danneggiata e spalancata e due persone di sesso maschile le quali, dopo aver sentito il BASILOTTA qualificarsi quale Carabiniere, hanno iniziato a correre precipitosamente in direzione di una vicina piazza. Avendo subito realizzato cosa stesse accadendo e cioè che due malfattori avevano appena tentato di perpetrare un furto all’interno della citata abitazione, il sottufficiale si è messo all’inseguimento dei fuggitivi che ha visto salire a bordo di un’autovettura Fiat Panda di colore nero, al cui posto di guida vi era una terza persona anch’essa di sesso maschile. A quel punto il militare, parlando agli occupanti dell’auto attraverso il finestrino anteriore sinistro parzialmente aperto, ha intimato al conducente di arrestare la marcia, atteso che il mezzo stava cominciando a mettersi in movimento. Questi però, incitato anche dai passeggeri dell’auto, ha avviato la marcia e quindi al Maresciallo non è rimasto altro da fare che afferrare il conducente per il bavero del giubbotto; questi però, per tutta risposta, ha accelerato in maniera ancor più decisa svoltando in direzione del centro cittadino. Il Maresciallo BASILOTTA, forte della sua presa, è riuscito a resistere per diversi metri nei quali è stato trascinato dall’auto in corsa, salvo poi dover desistere a causa della forte velocità assunta dalla Fiat Panda ed anche perchè nella sua folle corsa l’auto aveva invaso la corsia opposta e vi era fondato rischio che il sottufficiale potesse urtare contro dei pannelli metallici posti a protezione del marciapiede prospicente l’ingresso di un istituto scolastico. Tale manovra è stata scientemente compiuta dal conducente dell’auto, il quale nell’occasione veniva incitato anche dai passeggeri. Pur in considerazione della concitazione di quei momenti, il Sottufficiale è stato in grado di memorizzare i tratti fisioniomici del conducente dell’autovettura della quale riusciva anche a rilevare per interno il relativo numero di targa. Immediatamente dopo, tramite personale della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, venivano avviati gli opportuni accertamenti tramite la Banca Dati da cui è stato possibile accertare che l’autovettura Fiat Panda era intestata ad un soggetto di Gela e, contestualmente, è stato acclarato che l’autovettura in questione non risultava provento di furto e quindi nel legittimo possesso dell’intestatario della stessa. Tramite personale del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela, sono stati avviati gli accertamenti del caso finalizzati al rintraccio del proprietario dell’autovettura. In effetti, personale del Nucleo Radiomobile di quel Reparto ha rintracciato l’autovettura in questione, condotta da VELLA Salvatore Attilio. Nella circostanza quel personale apprendeva in via informale che l’autovettura in questione, benchè intestata ad altro uomo, poi scoperto essere un parente del VELLA, era di fatto da sempre nella disponibilità di quest’ultimo. Senza soluzione di continuità, gli accertamenti sono proseguiti anche per mezzo del sistema elettronico di rilevamento delle targhe delle autovetture in transito lungo le principali arterie cittadine c.d. “Selex”, accertamento che dava modo di appurare che l’autovettura Fiat Panda, alle ore 14:07’ era stata videoregistrata in transito al km 90 della SS 117 bis, con direzione di marcia Gela – Catania. Tramite il medesimo sistema, veniva altresì accertato un nuovo passaggio della Fiat Panda avvenuto alle successive ore 16:54’ sempre al km 90 dell’arteria stradale anzidetta, stavolta con direzione di marcia Catania – Gela. Giova precisare che l’arteria stradale in questione mette in collegamento, tra gli altri, i comuni di Piazza Armerina e Gela. Alla luce di quanto accertato, avendo ragione di ritenere che il VELLA Salvatore Attilio fosse alla guida della Fiat Panda al momento dell’intervento del Maresciallo Aiutante BASILOTTA e che quindi egli stesso si sia reso responsabile dei reati di tentato furto pluriaggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, lo stesso veniva sottoposto a perquisizione personale e domiciliare presso la propria abitazione di Gela. Il VELLA è stato quindi accompagnato presso gli uffici della Compagnia della Città dei Mosaici e, dopo essere stato riconosciuto senza ombra di dubbio dal Maresciallo Aiutante BASILOTTA quale conducente della Fiat Panda, è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. L’arrestato, a conclusione dell’attività investigativa ed espletate tutte le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Enna su disposizione della competente Autorità Giudiziaria per la convalida, in attesa della celebrazione del processo. 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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