venerdì 7 agosto 2015

Mario Noto e l'associazione Don Bosco 2000 all'Expo con una mostra fotografica dal titolo: Migrants, Food, Identity.


COMUNICATO STAMPA
Migrants, Food, Identity
  Mostra fotografica                      
Casa don Bosco - MILANO EXPO - 19-31 agosto 2015


In occasione del World Humanitarian Day Expo 2015 organizzato dalla Swiss Agency for Development and Cooperation, dall’United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, dal World Food Programme e dall’UN Expo Milano 2015 “The Zero Hunger Challenge. United for a Sustainable World” si inaugura il 19 agosto alle ore 18.00 presso Casa Don Bosco la mostra fotografica dell’Associazione Don Bosco 2000 intitolata  “Migrants, Food, Identity”.

Trenta scatti realizzati dall’artista Mario Noto sul rapporto che i migranti, appena approdati sulle coste siciliane, hanno con il cibo.
La mostra, realizzata in partnership con il VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e con i comuni siciliani di Piazza Armerina e Aidone, è allestita in Casa Don Bosco in EXPO dove rimarrà fino al 31 agosto 2015.
Durante la presentazione interverranno Vincenzo Lacchiana sindaco di Aidone, Filippo Miroddi sindaco di Piazza Armerina, Sergio Severino, assessore alle politiche sociali di Piazza Armerina e professore di sociologia presso l’università Kore di Enna, Gianni Vaggi, professore di economia dello sviluppo all’Università di Pavia, Mario Noto, autore della mostra, Agostino Sella, presidente dell’associazione don Bosco 2000, Barbara Terenzi, Coordinatrice dell’Ufficio Diritti Umani & Advocacy del VIS e Responsabile Eventi EXPO, Diallo Fousseynou, migrante e mediatore ligustico proveniente dal Senegal.
LA MOSTRA
Le fotografie della mostra di Mario Noto, ritraggono i migranti delle comunità di accoglienza che Don Bosco 2000 coordina nei centri siciliani di Piazza Armerina ed Aidone. Trenta scatti che illustrano cibi, volti e modi di cucinare di otto paesi: Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, Gambia, Guinea, Nigeria, Somalia e Senegal.
Nelle comunità sapori e odori dei cibi dei paesi di origine dei migranti si fondono e si miscelano tra loro.
All’Ostello del Borgo di Piazza Armerina, la cucina diventa il luogo principale dell’integrazione. Dorin, il cuoco romeno, cerca preparare piatti che siano la sintesi tra molteplici gusti ed odori. Nella comunità diffusa di Aidone i migranti, ospitati negli appartamenti, possono cucinare quello che vogliono. Il cibo, contemporaneamente soggetto e oggetto del divenire culturale, costituisce elemento di forte identità, accanto alla lingua, alla religione e ai costumi. Il cibo si trasforma in un vero e proprio strumento di riappropriazione identitaria, nel momento in cui viene a mancare la propria terra.  E’ il ponte verso la terra natia, i propri affetti, i propri luoghi.

Mario Noto, artista siciliano classe ’75, ama fotografare situazioni di marginalità e vulnerabilità. Nel 2012 ha partecipato alla Wave Photogallery di Brescia con una personale intitolata "Racconti dal Sud". Le sue opere di Mario Noto vengono pubblicate nella rivista "Zoom".
Associazione Don Bosco 2000. E’ nata nel 1997 ed composta prioritariamente sa salesiani cooperatori. Gestisce opere salesiane a conduzione laicale promuovendo il sistema preventivo di don Bosco alle categorie più vulnerabili. L’accoglienza dei migranti è cominciata nel 2011 con l’emergenza Nord Africa. Oggi coordina, tra le altre cose, lo SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Aidone e quello di Piazza Armerina.


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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