venerdì 4 settembre 2015

Qual'è il futuro del PD piazzese? Il lungo filo rosso che parte da Cimino ed arriva a Miroddi.


Certamente il Partito Democratico rappresenta un polo strategico insostituibile della politica italiana.
Però, più tempo passa e più il PD si avvicina alla Democrazia Cristiana: un grande contenitore in cui convivono personaggi di spessore, vecchi volponi, riciclati della politica, giovani aitanti e nuove promesse.
Stessa cosa sembra essere a Piazza Armerina. 
Tanti giovani pieni di entusiasmo, meno giovani con esperienza ed autorevolezza, ma anche riciclati, vecchi volponi e trasformisti.
Chi avrà - tra tutti  - la meglio?
Sono i tempi in cui si stabiliscono gerarchie e posizionamenti in vista delle prossime regionali.
Il gruppo consiliare è guidato dagli inossidabili Cimino e Ribilotta, (Mirello tramonta ma per loro - a quanto pare - è sempre l'alba). Sono nella politica da oltre 20 anni e la loro esperienza gli permettere di essere sembra sulla cresta dell'onda. Ognuno di loro ha i propri fedelissimi che li seguono in ogni dove.

Carmelo Nigrelli ed il segretario Ilenia Adamo cercano di fare da ponte tra gli inossidabili ed il nuovo che avanza.
Tra gli emergenti si distingue Mauro Di Carlo col suo gruppo e giovani come Andrea Arena. Sgomitano e cercano di farsi largo tra i titani. 
Un'altra componente è quella dell'ex segretario Gianfranco La Porta che ha guidato il partito durante una difficile fase della sindacatura di Nigrelli.
Questi in linea di massima sono già dentro il partito ma adesso ci sono quelli che - anche grazie alla politica di Renzi - stanno arrivando.
Ferrara dopo la nuova strategia di Crocetta che di fatto ha annullato il Megafono sta cercando di ritrovare uno spazio dentro il PD. Occorre capire che rapporti avrà con Salvo Alfarini, consigliere eletto nella sua lista, dopo lo strappo per l'adesione a Catania. Ranieri, ha scelto di mantenere la posizione a favore di Enna mentre Alfarini dell'adesione all'area metropolitana ha fatto il suo cavallo di battaglia.
Prima o poi arriverà l'adesione di Luisa Lantieri. Si avvicinano le regionali e sembra chiaro che il tentativo dei Lantieri sia quello di entrare nel PD dalla finestra. Con la scaltrezza che lo contraddistingue Sebastiano Lantieri sta cercando di ottenere il seggio in quota rosa per Luisa dentro il PD a Enna. Sicuramente Luisa, unica donna in lista, se lo giocherebbe con l'uscente Alloro.
Ma non finisce qui.
Della partita fa anche parte il sindaco Filippo Miroddi, che il PD piazzese critica un giorno si e l'altro pure. Miroddi ha come principale punto di riferimento Enzo Bianco, sindaco di Catania (papabile per essere il candidato a Presidente della regione al posto di Crocetta e uomo di Mattarella). Miroddi, in questo momento, è legato a doppia maglia a Bianco. Praticamente non si muove foglia che Bianco non voglia. Miroddi ha mezzo piede dentro il PD con i "Liberal PD".
Sicuramente avrò scordato qualcuno e me ne scuso, ma sono proprio tanti.
Certamente, ne vedremo delle belle.
Ma una cosa è certa: il PD, nel bene e nel male, è la nuova DC.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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