martedì 27 ottobre 2015

ANCHE NISCEMI NELL'AREA METROPOLITANA DI CATANIA

Niscemi. Dopo Gela e Piazza Armerina, anche il consiglio comunale di Niscemi si è dichiarato a favore dell'adesione alla Città metropolitana di Catania, con 12 voti favorevoli ed 8 contrari sui 20 presenti, cioè il totale dei consiglieri che compongono il civico consesso niscemese: superata, dunque, la soglia della maggioranza assoluta (11 consiglieri) richiesta dall’art. 44 della Lr. 15/2015.
A seguire il comunicato stampa dei comitati promotori:
"Grande partecipazione popolare all’evento, tantissimi i cittadini niscemesi presenti, a cui si sono aggiunti i cittadini e i componenti dei comitati di Gela e Piazza Armerina, che si sono recati a Niscemi per assistere alla votazione del Consiglio e festeggiare tutti insieme.
Inutile nasconderlo, dei tre in serie, quello di Niscemi è stato il “parto più difficile”, ma anche quest’ultima prova è stata superata e Niscemi, con Gela e Piazza Armerina, già da oggi si proiettano all’interno della Città Metropolitana di Catania.
Ci sono tutti gli elementi per poter asserire che quest’area rappresenta un esempio per tutta la Repubblica Italiana: qui, da 10 anni, si lavora ininterrottamente per cambiare la storia, per cambiare i confini territoriali dell’ente intermedio. In questa area è nata la prima proposta di iniziativa popolare, sempre volta a ridisegnare i confini dell’ente intermedio; qui tre eroici comuni, gli unici su 390 comuni siciliani, con la forza della partecipazione popolare, contro parte della stessa politica locale e contro i parlamentari regionali di questa area, che in teoria dovrebbero sposare e sostenere le iniziative dei loro elettori e dei loro concittadini, contro un sistema fossilizzato, riescono a sostenere prove durissime, quasi insuperabili: due delibere consiliari, una a maggioranza qualificata ed una a maggioranza assoluta, un referendum confermativo. A nessun comune d’Italia è mai stato chiesto tanto, per cambiare ente intermedio.
È il trionfo della democrazia partecipata, perché la propulsione per centrare questo grande ed importante obiettivo, è venuta tutta dal popolo. Parte da Gela, oltre 10 anni fa (2006), l’iniziativa, guidata dapprima dal Comitato Progetto Provincia, poi promotore nel 2009 insieme ad altre associazioni, del Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese (CSAG), comitato che tuttora lavora all’iniziativa, che si è fatto promotore di innumerevoli iniziative a
sostegno della causa, arrivando a promuovere nel 2010 la prima proposta di iniziativa popolare siciliana e la prima in Italia inerente la modifica dei confini dell’ente intermedio, sottoscritta da 18.655 cittadini. Comitato promotore, insieme al Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina e al Comitato Liberi Consorzi di Niscemi, dell’adesione al Libero Consorzio di Comuni di Catania, divenuto nell’agosto 2015, parte costituente della Città Metropolitana di Catania. Questi tre comitati insieme, hanno condotto nel 2014, il fronte del “SI” al referendum confermativo, riuscendo a condurre alle urne ben 32.000 cittadini dei tre comuni interessati, dei quali il 98% ha scelto il “SI” promosso da questi tre comitati.
Adesso, conclusa la fase delle scelte, si attende il passaggio burocratico, il Governo Regionale deve produrre il DDL che prende atto delle modifiche avvenute per mezzo della LR 15/15, lo stesso deve essere presentato all’Assemblea Regionale Siciliana. Dopodiché, seguirà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana, e finalmente dopo anni, l’iter sarà concluso.
Ovviamente questa non è la fine dell’operazione, ma soltanto l’inizio. Ora bisognerà lavorare tutti insieme per rendere produttivo questo territorio, rendere economicamente ricca l’intera area, perché avremo i mezzi, ma non dobbiamo mai dimenticare che alla base dello sviluppo e della ricchezza, c’è sempre il duro lavoro.
Ma oggi godiamoci la felicità che porta un successo dopo 10 anni di attese. Un ringraziamento particolare va ai cittadini di questa area, che sono particolarmente attenti e partecipi alle iniziative che partono dal basso, ai componenti del CSAG, del Comitato Pro referendum e del comitato Liberi Consorzi. Solo l’unità tra comitati e cittadini ha permesso questo storico traguardo".

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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