mercoledì 1 febbraio 2017

I mussulmani e Don Bosco

Ieri, per la festa di don Bosco una cinquantina di ragazzi mussulmani hanno partecipato a Piazza Armerina alla messa in onore di don Bosco celebrata dal salesiano Francesco Crimì e da mons. Scarcione. Nella chiesa di San Giovanni c'erano egiziani, maliani, gambiani, senegalesi, guineani, nigeriani, ghanesi, afghani e pachistani. Molti conservatori perbenismi, nuovi astri nascenti fascisti e killer facebookisti storceranno il naso. Per me invece è una cosa bellissima, uno dei motivi che mi spinge a lavorare 12 ore al giorno senza sentirne la fatica. Vedere i mussulmani che rendono grazie a don Bosco riconoscendolo padre e maestro della gioventù oltre l'appartenenza religiosa mi riempie di gioia e mi rende orgoglioso di essere salesiano cooperatore. Un nuovo mondo è possibile. Basta solo crederci e non farsi fregare dai luoghi comuni. 


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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