Piazza Armerina. Il “five day surgery” è il pomo della discordia nella riunione tra il tavolo tecnico composto dalle associazioni sanitarie ed il direttore generale. Sulla questione nei giorni scorsi hanno dibattuto il manager dell’ASL 4 ennese il dottor Franceso Iudica e i rappresentanti delegati del “comitato cittadino per la salute” e dell’”osservatorio sanitario permanente”. I temi trattati nel tavolo sono ormai noti: il futuro dell’ospedale di Piazza Armerina e della sanità territoriale. Il tavolo è stato essenzialmente tecnico, dovendosi confrontare sulla realtà del cosiddetto “piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale 2007-2009”. Dopo le schermaglie degli ultimi mesi la disamina e la discussione sono state quanto mai pacate e cordiali, anche se non tutto è stato riportato alla condivisione tra le parti. Si è constatato che incomincerà a breve l’era dei sacrifici e delle innovazioni fermo restando che talune scelte saranno fatte sia nel senso dei tagli e sia nel senso del miglioramento. Su un punto le parti hanno registrato una divergenza di vedute: la proposta del “five day surgery” che, secondo i comitati, eliminando l’emergenza dall’ospedale piazzese, entro breve tempo lo metterebbe in condizione di rischio di chiusura o quantomeno di forte declassamento; in questo senso hanno ingiunto il manager a riconsiderare la proposta per renderla modellabile alla realtà di un ospedale che serve una popolazione ben al di là del semplice distretto, non fosse altro perché il “piano”, oltre alla individuazione dei criteri di riconversione dei posti-letto descrivendone le procedure, fa riferimento al “five day surgery” come ad una ulteriore opzione di intervento sulla rete ospedaliera, se compatibile con l’allocazione geografica dell’ospedale e con il contesto assistenziale del territorio. In particolare, il piano identifica tale modalità come la possibile sperimentazione di un modello organizzativo senza obbligo attuativo assoluto. Il direttore Judica, pur nella sua fermezza a difendere il “piano di contenimento” e ai sacrifici che necessariamente comporterà, ha dato assicurazione che ogni decisione verrà presa nel senso del miglioramento e dell’innovazione e non del regresso, assicurando la migliore qualità di assistenza possibile al cittadino e coniugando dunque efficacia ed efficienza. In particolare sul punto di cui sopra ha promesso un ulteriore approfondimento. I due comitati si riuniranno a breve per una valutazione dell’incontro e su eventuali iniziative da intraprendere in vista della riunione della commissione regionale del 15 settembre prossimo dove saranno definitivamente sancite le scelte di contenimento della spesa sanitaria per tutta la provincia di Enna.
Agostino Sella