venerdì 28 settembre 2007

Si conclude il convegno diocesano sull'educazione

Piazza Armerina. SI è chiuso il convegno ecclesiale organizzato dalla diocesi piazzese dal titolo: “Dopo Verona: la questione antropologica ed educativa” che ha visto la partecipazione di oltre 600 tra insegnanti, catechisti, preti e laici impegnati, provenienti dai paesi diocesani. I partecipanti, hanno gremito per tre pomeriggi di seguito, la Chiesa di Sant’Antonio. Molti gli interventi, tra cui quelle del Vescovo di San Marino Luigi Negri e del professor Antonio Bellinghieri dell’università di Palermo. Dopo i lavori di gruppo il seminario è stato concluso dal vescovo Michele Pennisi, che ha sintetizzato nella relazione conclusiva la tre giorni di lavori. “La massiccia partecipazione – dice il Vescovo – è la dimostrazione che il tema dell’educazione oggi è più attuale che mai. Ci dobbiamo chiedere – dice ancora il Vescovo - la fede cristiana ha un futuro nella nostra società? I nostri giovani potranno ancora dirsi cristiani? Ebbene, ci si dobbiamo interrogare con fiducia, con sforzo creativo e lungimirante verso quale futuro vogliamo andare, quale dovrà essere la società di domani ma anche di oggi. Non ci può essere un futuro aperto alla speranza – dice Pennisi - se l’educazione non sarà rimessa al centro dell’interesse e delle preoccupazioni delle persone, delle famiglie, della Chiesa e di tutta la società civile e quindi dello Stato stesso. La sfida educativa – ha detto ancora l Vescovo - tocca ogni ambito del vissuto umano e si serve di molteplici strumenti e opportunità, a cominciare dai mezzi della comunicazione sociale, dalle possibilità offerte dalla religiosità popolare, dai pellegrinaggi e dal patrimonio artistico”. Gli oltre 600 partecipanti si sono divisi in 5 sottogruppi ed hanno affrontato i seguenti temi: affettività e amore, cittadinanza attiva e solidale, scuola e uomo globale, comunità ecclesiale ed educante, comunicazione. Nella relazione conclusiva, il Vescovo ha sintetizzato le relazioni dei gruppi ed ha emanato le linee guida dell’azione pastorale che dovrà svolgersi nelle realtà ecclesiali diocesane.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI