Solo a Piazza Armerina tre morti di tumore nell’ultima settimana. Un ragazzo di 17 anni per leucemia, un giovane di 30 anni ed un adulto di
Partiamo dalla miniera di Pasquasia. Rappresentava una delle più importanti fonti occupazionali del centro Sicilia. Non si riescono a capire i veri motivi della chiusura. In molti dicono che il governo abbia fatto cessare l'attività estrattiva per depositare nei tunnel scorie nucleari. Alcune interrogazioni parlamentari hanno chiesto lumi sulla vicenda. In una di queste si legge “sarebbe stato notato il passaggio di mezzi pesanti, con targhe straniere, nella statale fra Enna bassa e Caltanissetta e che ciò rafforzerebbe l'ipotesi che la Sicilia potrebbe essere crocevia di un traffico internazionale di rifiuti tossici gestito dall'Ecomafia”. Alle interrogazioni dei parlamentari nessuna risposta concreta. Alcuni parlano di segreto di stato. Un altro attore della vicenda Pasquasia è boss mafioso Leonardo Messina. Lui u tunnel li conosceva bene. Ci lavorava. Ha raccontato, durante un interrogatorio, delle gallerie, delle scorie e dei suoi contatti con il Sisde i servizi segreti nazionali. Una cosa è certa: in tutta Europa quando seppelliscono fusti con scorie nucleari li coprono di sale. Dicono che evita i danni. A Pasquasia il sale non manca e da li partono tante falde acquifere. Risposte ancora aperte.
Passiamo allo stabilimento di Gela dell’Enichem. Forse ora inquina di meno, ma basta parlare con qualsiasi gelese per capire quanto abbia inquinato nel passato. L’Enichem cerca di farsi voler bene. Ha regalato al sindaco, ex dipendente dello stabilimento, una bella fontana all’ingresso della città. Crocetta ha annunciato che il comune si costituirà parte civile nei processi per i casi gravi di inquinamento ambientale ed ha previsto l’istituzione di un fondo di 300 mila euro per aiutare le famiglie povere di quei malati di tumore costretti ad affrontare spese insostenibili. Fino a poco tempo fa il polo industriale era una sorta di “grande manna dal cielo”. Dava occupazione a 12 mila operai. Molte famiglie hanno vissuto bene e con gli stipendi hanno costruito migliaia di case, quasi tutte abusive. Ancora oggi alcuni quartieri hanno strade sterrate. Alcuni operai sono stati costretti al prepensionamento per l’esposizione all’amianto. Nel 2002 la magistratura fece chiudere quattordici serbatoi e due depositi di carbone della raffineria perché inquinavano. Ma la storia della raffineria è una storia d’inquinamento perenne. Nel 1980 gli impianti degli scarichi industriale sono stati sequestrati perché violavano
Infine lo sterco dei bovini. Pochi ne parlano, ma incide parecchio. I bovini sono un miliardo e duecentottanta milioni. Un bovino per ogni 5 abitanti. Secondo il National Resarch Council della National Academy of Science, la carne bovina è al secondo posto fra gli alimenti che aggravano il rischio d'insorgenza di malattie degenerative a causa di contaminazione da erbicidi e insetticidi. Ogni manzo produce giornalmente circa 20 chili di sterco. Soprattutto nell’ennese gli allevamenti di bovini fioccano, ma i dati sulle emissioni dei “gas da sterco” non li sa nessuno. Forse non esistono. Forse non fanno notizia, ma ammazzano la gente.