A distanza di qualche giorno dalla proclamazione del risultato del ballottaggio, desidero rivolgere un cordiale saluto a tutti i cittadini di Piazza Armerina che ci sono stati vicini in queste giornate così difficili.
È vero, abbiamo perso, ma lo abbiamo fatto a testa alta, perché ci siamo comportati lealmente con tutti i nostri alleati e con tutti i nostri avversari, senza cedere al cinismo e all’ingordigia che non poche volte hanno caratterizzato le elezioni amministrative.
Non può essere omesso di dire, tuttavia, che il risultato elettorale maturato desta ancora oggi profondo rammarico nelle nostre coscienze, soprattutto per la mancata unificazione dei due blocchi MPA – PDL, cosa che certamente avrebbe potuto ribaltare l’esito di queste elezioni e segnare una svolta epocale nella storia della nostra città.
Questa sconfitta lascia comunque l’insegnamento che una valida prospettiva politica non si costruisce con i personalismi e le gelosie, le quali, anche quando non minano il risultato elettorale, così come è invece drammaticamente accaduto a Piazza Armerina, finiscono comunque per inaridire il dibattito amministrativo e tutto ciò che vi ruota attorno.
Per questa ragione, e anche per favorire il rilancio di una prospettiva politica basata sulla concertazione e sul dialogo, ritengo sia giusto fare un passo indietro, auspicando che ciò possa servire a favorire una prospettiva unitaria e coesa fra tutte quelle forze che avranno il compito di fare opposizione alla nuova Giunta, dentro e fuori il Consiglio comunale.
Lascio pertanto la guida della lista civica Mattia Sindaco, per meditare lungamente in silenzio e riflettere serenamente su questi ultimi mesi di campagna elettorale e su questi ultimi anni di inspiegabili e dolorose vicende politiche.
A Giuseppe Mattia e Fabrizio Tudisco chiedo di ripensare, con un rinnovato senso di responsabilità, ai ruoli da rivestire all’interno della coalizione di centrodestra nei prossimi anni, che dovranno essere caratterizzati da una opposizione costruttiva (che però non sia mai consociativa, perché altrimenti verrebbe inevitabilmente tradito il responso popolare) e idonea a recuperare il necessario dialogo fra le diverse anime che compongono il centrodestra.
La forza e la consistenza dell’opposizione che verrà, e dell’alternativa di governo che potrà un giorno profilarsi, dipenderà certamente dall’esistenza o meno di una vigorosa sintesi fra le varie anime del centrodestra.
Al nuovo Sindaco auguriamo invece di lavorare con serenità e saggezza per costruire una realtà gestionale nella quale la legalità e la meritocrazia siano gli unici valori cui improntare la propria azione amministrativa, senza piegarsi ai condizionamenti che inevitabilmente dovrà subire nel corso degli anni, anche (e forse soprattutto, visti i numeri del civico consesso) dai propri compagni di coalizione.
Un grandissimo sportivo che è rimasto nei cuori di tanti tifosi diceva sempre che la cosa più bella che possa capitare ad un uomo è quella di trasformare una passione in un lavoro. Buon lavoro pertanto, Sindaco Nigrelli.
E infine grazie a tutti i quasi cento candidati della nostra coalizione, che ha visto impegnate anche persone provenienti da aree diverse (me compreso), sotto l’unica bandiera di un programma condiviso. Grazie a tutti i cittadini di Piazza Armerina, anche a quelli che non hanno creduto nella nostra alternativa politica. Grazie di cuore proprio a tutti. E a tutti loro, con sincerità e con passione, io affermo una verità che in queste elezioni ho visto nitidamente scolpita nelle nostre anime:
NOI AMIAMO PIAZZA ARMERINA. E CONTINUEREMO AD AMARLA NELLE OPERE E NEI PENSIERI DI TUTTI I GIORNI.
Filippo Andrea Di Giorgio
È vero, abbiamo perso, ma lo abbiamo fatto a testa alta, perché ci siamo comportati lealmente con tutti i nostri alleati e con tutti i nostri avversari, senza cedere al cinismo e all’ingordigia che non poche volte hanno caratterizzato le elezioni amministrative.
Non può essere omesso di dire, tuttavia, che il risultato elettorale maturato desta ancora oggi profondo rammarico nelle nostre coscienze, soprattutto per la mancata unificazione dei due blocchi MPA – PDL, cosa che certamente avrebbe potuto ribaltare l’esito di queste elezioni e segnare una svolta epocale nella storia della nostra città.
Questa sconfitta lascia comunque l’insegnamento che una valida prospettiva politica non si costruisce con i personalismi e le gelosie, le quali, anche quando non minano il risultato elettorale, così come è invece drammaticamente accaduto a Piazza Armerina, finiscono comunque per inaridire il dibattito amministrativo e tutto ciò che vi ruota attorno.
Per questa ragione, e anche per favorire il rilancio di una prospettiva politica basata sulla concertazione e sul dialogo, ritengo sia giusto fare un passo indietro, auspicando che ciò possa servire a favorire una prospettiva unitaria e coesa fra tutte quelle forze che avranno il compito di fare opposizione alla nuova Giunta, dentro e fuori il Consiglio comunale.
Lascio pertanto la guida della lista civica Mattia Sindaco, per meditare lungamente in silenzio e riflettere serenamente su questi ultimi mesi di campagna elettorale e su questi ultimi anni di inspiegabili e dolorose vicende politiche.
A Giuseppe Mattia e Fabrizio Tudisco chiedo di ripensare, con un rinnovato senso di responsabilità, ai ruoli da rivestire all’interno della coalizione di centrodestra nei prossimi anni, che dovranno essere caratterizzati da una opposizione costruttiva (che però non sia mai consociativa, perché altrimenti verrebbe inevitabilmente tradito il responso popolare) e idonea a recuperare il necessario dialogo fra le diverse anime che compongono il centrodestra.
La forza e la consistenza dell’opposizione che verrà, e dell’alternativa di governo che potrà un giorno profilarsi, dipenderà certamente dall’esistenza o meno di una vigorosa sintesi fra le varie anime del centrodestra.
Al nuovo Sindaco auguriamo invece di lavorare con serenità e saggezza per costruire una realtà gestionale nella quale la legalità e la meritocrazia siano gli unici valori cui improntare la propria azione amministrativa, senza piegarsi ai condizionamenti che inevitabilmente dovrà subire nel corso degli anni, anche (e forse soprattutto, visti i numeri del civico consesso) dai propri compagni di coalizione.
Un grandissimo sportivo che è rimasto nei cuori di tanti tifosi diceva sempre che la cosa più bella che possa capitare ad un uomo è quella di trasformare una passione in un lavoro. Buon lavoro pertanto, Sindaco Nigrelli.
E infine grazie a tutti i quasi cento candidati della nostra coalizione, che ha visto impegnate anche persone provenienti da aree diverse (me compreso), sotto l’unica bandiera di un programma condiviso. Grazie a tutti i cittadini di Piazza Armerina, anche a quelli che non hanno creduto nella nostra alternativa politica. Grazie di cuore proprio a tutti. E a tutti loro, con sincerità e con passione, io affermo una verità che in queste elezioni ho visto nitidamente scolpita nelle nostre anime:
NOI AMIAMO PIAZZA ARMERINA. E CONTINUEREMO AD AMARLA NELLE OPERE E NEI PENSIERI DI TUTTI I GIORNI.
Filippo Andrea Di Giorgio