“Voglio tranquillizzare tutti. Non ci sarà la chiusura di nessun ospedale”.
Onorevole, che cosa sta succedendo alla sanità ennese.
Si sta discutendo su un piano di riordino della sanità siciliana. Un piano di riordino indispensabile. Poi questo dovrà essere calato a livello locale. Il territorio dovrà farlo suo tendendo conto delle specificità. Senza ansie, ma cercando di coinvolgere
Allora che cosa occorre fare.
Occorre garantire a tutti i cittadini della provincia sia l’urgenza che l’emergenza. Tutti hanno il diritto di essere curati. Poi, ognuno, come avviene in ogni parte del mondo può decidere di andare a farsi curare altrove. Per quanto mi riguarda ogni ospedale della provincia deve essere un’eccellenza. L’importante è non fare clonazioni di ospedali che sono a qualche decina di chilometri l’uno dall’altro.
Ma allora sicuro che non si chiudono ospedali.
Ma quando mai. Non si chiude nulla. Qualcuno, purtroppo strumentalizza la questione sanità. Tutti invece dobbiamo fare fronte comune al di là delle appartenenze politiche. E’ facile, adesso, fare terrorismo politico quanto inopportuno. Qualcuno estrapola parti di frasi dette senza guardare, invece, al senso compiuto delle cose. Ho anche detto, con molta forza, che non si chiuderà nessun ospedale. Peraltro, è mia ferma convinzione che con la sua grande ricettività turistica ed il grande bacino di utenza che ha non può fare a meno dell’ospedale.
Allora come occorre procedere.
Occorre valorizzare il concetto di democrazia territoriale. Dobbiamo essere noi a calare il piano regionale nel nostro territorio dell’ennese. Con grande saggezza e senso della misura. Con grande equilibrio e senso delle istituzioni. Con il coinvolgimento di tutti i deputati degli schieramenti, come sto peraltro cercando di fare. Oggi è un momento difficile per tutta