Piazza Armerina. “Il 10 novembre tutti insieme saremo a Palermo come un esercito schierato a battaglia a difesa del nostro ospedale a manifestare davanti Palazzo delle Aquile”. Sono le parole, Massimo Di Seri, presidente del Comitato di Quartiere Castellina, dopo la conclusione della riunione che si è tenuta ieri nella Sala delle Luci organizzata insieme all’amministrazione comunale. All’appello tutti presenti. Anche i club service, che si sono impegnati a mettere in atto una serie di azioni contro la chiusura del Chiello. Tutti, pronti, quindi i piazzesi. Il 10 il comune metterà a disposizione dei pullman per raggiungere il capoluogo di Sicilia. “Sono pronto ad incatenarmi. Lotteremo tutti insieme – dice il vice sindaco Teodoro Ribilotta – Quando c’è da lottare non ci tiriamo indietro. Lo dimostra il nostro passato. Adesso tutta la città è compatta. L’ospedale non si tocca”. Massimo Di Seri, presidente del quartiere Castellina è tra i più attivi. “Non c’è nè destra e neanche sinistra. La sanità ci unisce tutti. I nostri deputati ennesi devono sapere che il 10 siamo a Palermo a manifestare. Vogliamo sapere se loro sono con noi in questa battaglia oppure se ci pensano solo quando gli servono i nostri voti. Se lunedì prossimo non saranno a Palermo a manifestare con noi ne trarranno le conseguenze politiche”. Sui deputati regionali molte polemiche. Per molti i quattro onorevoli dell’ennese, stanno guardando la vicenda della sanità con qualche distacco. “Leanza, Temine, Galvagno e Colianni mi pare che non stiano facendo niente di forte – dice Filippo Rausa – parlano, parlano ma agiscono poco. Forse qualcuno ha le mani legate. Ma la prossima volta nella urne della nostra città al posto dei voti troveranno noccioline”. Insomma, il clima si surriscalda. Per alcuni era necessario spostare la manifestazione al 12 proprio per garantire la presenza dei deputati. “Il lunedì i deputati regionali non lavorano nonostante lo stipendio d’oro che prendono – dice partecipante – quindi corriamo il rischio di parlare ai muri”. Ma alla fine prevale la proposta Di Seri. “Se gli onorevoli ci saranno bene – conclude il presidente della Castellina – altrimenti peggio per loro. Noi manifesteremo lo stesso”. Poi la riunione si scioglie. Una delegazione piazzese parte per Barrafranca. Il consiglio comunale barrese discute sulla chiusura del Chiello. Dopo la riunione i comitati di quartiere parlottano. Cominciano le fasi organizzative. “Quel giorno la città dei Mosaici si trasferisce a Palermo”, dice ancora Di Seri.
Agostino Sella
Agostino Sella