Piazza Armerina. “La Serit sta inviando dei preavvisi di fermo amministrativo per chi non ha pagato le bollette della TIA. Non lo può fare. Faremo ricorso”. A parlare è il presidente dell’associazione Emanuele e Leopoldo Notarbartolo, la 27enne Alessia Di Giorgio, da poco subentrata al vertice dell’associazione a difesa dei cittadini “In questi ultimi giorni, ed in maniera incomprensibile – dice la Di Giorgio - la SE. RI. T. Sicilia S. p. A. ha inviato ai contribuenti che hanno ricorso le cartelle esattoriali TIA il preavviso di fermo dei beni mobili registrati, in alcuni casi anche prima che venga fissata l’udienza per l’esame della richiesta di sospensiva. A fronte di un ricorso avanzato dai contribuenti, l’utilizzo del fermo quale misura cautelare preventiva all’esecuzione non solo appare fortemente iniqua, ma rischia di introdurre un nuovo elemento di conflittualità, che questa volta avrà come destinatario il Concessionario della riscossione”. Poi la Di Giorgio entra nel merito della questione. “L’Associazione Notarbartolo è nata ed esiste per tutelare, ove possibile, i cittadini-utenti da ogni forma di vessazione politica, sociale e morale da chiunque perpetrata, e non lascerà che un concessionario pubblico utilizzi in maniera deviata i poteri che gli sono istituzionalmente attribuiti. A giorni – dice ancora la Di Giorgio - sarà pertanto notificato alla SE. RI. T. un ricorso contro un preavviso di fermo amministrativo formato su una riscossione per la tariffa di igiene ambientale, nel corpo del quale si chiederà, fra le altre cose, la condanna della parte convenuta alla responsabilità aggravata. Ci auguriamo – conclude il presidente dell’associazione Notarbartolo - che queste iniziative rimangano casi isolati e non siano un inammissibile tentavo della SE. RI. T. di forzare la mano, soprattutto al fine di costringere i contribuenti a pagare un tributo assolutamente iniquo ed esorbitante nella sua quantificazione”.
Agostino Sella
Agostino Sella