Piazza Armerina. Colpo di scena. Il Chiello, forse, potrebbe essere salvo. La novità arriva da Palermo, dove l’altro ieri si è riunita la commissione alla sanità per discutere le modifiche al piano di rientro. Ma, gli entusiasmi sono contenuti. Secondo quando dice Sebastiano Arena dell’Osservatorio cittadino“il piano Russo è diventato un ibrido e potrebbe chiamarsi Russo-Lagalla poiché non prevede più quel taglio smisurato di posti-letto, ma la metà: da 5700 a 2574. Di buono – dice Arena - c'è che la provincia di Enna verrà a perdere appena 29 posti”. Appresa la notizia si sono riuniti l’assessore alla sanità Di Carlo, Sebastiano Arena, i consiglieri comunali Lotario e Gagliano, per esaminare il piano. “Non ci sarà da cantare vittoria troppo presto, ma da vigilare, - dice ancora Arena - poiché i colpi di coda sono in agguato. Pensiamo questo perché l’assessore Russo ha voluto mantenere nel piano una norma che gli dà la possibilità di tagliare in futuro altri posti-letto. Questa postilla mantiene acceso il dibattito politico in quanto Pdl e Udc pensano che vada contro le intese già siglate”. Un’altra novità sta nel fatto che finalmente si è provveduto a distinguere tra piano di rientro e riforma della sanità. Di questa se ne dovrà parlare in commissione a partire dal 7 gennaio 2008. “Una delle cose positive – continua Arena - è che l’assessore prevede l’attivazione, in ogni provincia, della conferenza dei sindaci per poter “calare” i numeri nelle realtà locali. Ci sarà tempo nella prossima primavera fino al massimo limite del 31 marzo, giorno in cui tutto il piano dovrà essere attivato. Per quanto riguarda la provincia di Enna, abbiamo scoperto che il taglio si riduce a 22 posti-letti negli ospedali pubblici e 7 nel privato con un totale di riduzione di 29 posti letto. Il numero complessivo di posti dunque dovrebbe attestarsi a 738 a cui si aggiungerebbero 303 posti per riabilitazione e lungodegenza. Troppa grazia – continua Arena - se si considera che neppure prima di questa crisi in provincia erano stati attivati tutti questi posti. Ci sarà dunque, e finalmente, la possibilità di rivedere il SOIEN. Bisognerà tenere alto l’allarme su questo aspetto, specialmente quando il provvedimento sarà discusso dettagliatamente all’ARS. Per quanto ci riguarda bisognerà al più presto discutere un po’ più serenamente, col Direttore generale dell’Ausl, di queste ultime novità”.
Agostino Sella
Agostino Sella