Piazza Armerina. Transennato per pericolo di crollo l’intero perimetro della chiesa dei Teatini. La chiesa, che versa in condizioni statiche al limite della sostenibilità, è di proprietà dell’opera Pia San Giuseppe, che proprio in questi giorni ha nominato il suo nuovo presidente. Al posto del dottore Pappalardo si è insediato il giovane Marco Fiorella. La chiesa, è stata recentemente dissequestrata. Era stata posta sotto sequestro qualche anno addietro quando l’autorità giudiziaria l’aveva sequestrata proprio per le condizioni in cui versava. Adesso tutti i paramenti murari, compreso il campanile sono a rischio di crollo. Ieri mattina, gli uomini della ditta Datola, hanno transennato tutte le parti circostanti della chiesa per evitare possibili danni a persone e cose causate dai crolli. La soprintendenza di Enna, sta redigendo una relazione che dovrebbe fare luce sullo stato di fatiscenza del bene. La chiesa dei Teatini, chiamata anche chiesa di San Lorenzo, è uno delle chiese più antica della città. Fino al ‘600 si trovare fuori il perimetro del vecchio centro antico nel cuore del cosiddetto Borgo. Da qualche anno, la chiesa, è diventata il luogo preferito dei piccioni della città dei mosaici, che dentro il pregevole monumento architettonico, hanno trovato il posto ideale per fare i loro nidi. Nei mesi scorsi, l’intero complesso architettonico, era stato oggetto di un tentato acquisto da parte di imprenditori che volevano acquistare una parte del patrimonio storico piazzese per trasformarlo in luogo di ricettività. Ma presto la trattativa è fallita. La chiesa e l’intero convento adiacente, appartiene all’opera Pia San Giuseppe, che gestisce anche la famosa casa di riposo di Piano Sant’Ippolito. L’ente, pare sia pieno di debiti, al punto che non riesce puntualmente e pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. Pertanto, negli ultimi decenni, non è stato speso un euro per la manutenzione della chiesa che adesso rischia di crollare. Il campanile, è uno dei più antichi della città, ed il frontone tipicamente barocco della chiesa è costantemente occupato dalle gramigne che crescono indisturbate. Per la chiesa esiste un progetto esecutivo dell’importo di circa 2.800.000 euro munito di tutti pareri degli enti già inserito nei programmi di finanziamento regionali. Tutto è pronto quindi per il recupero, con la sola esclusione dei fondi.
Agostino Sella