Piazza Armerina. Come sempre da quando si è parlato di lavori alla villa romana del Casale ad ogni decisione segue una polemica. Così è stato dopo la riunione operativa indetta dall’assessore regionale ai Beni culturali Leanza alla quale hanno partecipato l’alto commissario Vittorio Sgarbi, il soprintendente di Enna Beatrice Basile, il direttore della Villa Maria Costanza Lentini, il direttore dei lavori di restauro Guido Meli e il sindaco Carmelo Nigrelli. Il Presidente della Provincia, seppure invitato, non ha partecipato né ha mandato un delegato. La riunione era stata convocata perché Guido Meli aveva chiesto con lettera formale una chiusura totale della villa dal 2 novembre al 28 febbraio impegnandosi al tempo stesso a ultimare i lavori entro il 30 novembre 2010, due anni oltre la prima scadenza del 31 dicembre 2008.
Sindaco ma si rende conto che la chiusura nei giorni feriale in primavera significa tagliare fuori gran parte dei gruppi che vengono alla villa per le gite nei giorni infrasettimanali?
“Nel documento finale non è indicata una data di conclusione per questa modalità di gestione. Ciò vuol dire che, se sarà compatibile con la scadenza finale di novembre 2010 un’apertura più estesa, la si potrà decidere, così come si potrà decidere di lasciare aperta la villa nei giorni feriali e fare lavorare l’impresa nei festivi. Ciò, però, aumenterebbe i costi per via dello straordinario e non credo che ci siano somme a disposizione per questo. In ogni caso ribadisco che ogni scelta deve essere fatta tenendo fermo l’obiettivo della riapertura totale e definitiva entro novembre 2010.”
E se non dovesse essere possibile modificare il calendario che avete stabilito, chi aiuterà gli operatori?
“Credo che una loro rappresentanza potrà discutere con l’assessore regionale la possibilità di eventuali forme di ammortizzatori e sostegni temporanei. Saranno però gli stessi operatori, ricordo, a godere maggiormente delle nuove ondate di turisti se la Villa dovesse riaprire prima del ritorno della Venere. In caso contrario, saranno loro per primi a perdere il treno.”
Qual è stata la sua posizione, da piazzese e non da Sindaco, durante la riunione fatta a Palermo nella riunione operativa indetta dall’assessore regionale ai Beni culturali Leanza ?
“Le due cose non sono separate. Da piazzese e da sindaco ritengo che sia interesse della città che la Villa riapra al più presto e, in ogni caso, prima del rientro della Venere di Morgantina.
Dicendo questo credo di rappresentare anche o soprattutto gli interessi degli operatori del settore. Così come è nel loro interesse che, insieme all’alto commissario Sgarbi, abbiamo chiesto che, se possibile, non venisse chiusa la Villa. Così si è trovata la soluzione. Se poi gli operatori dovessero ritenere che la chiusura totale fino a marzo sia preferibile rispetto alla soluzione trovata, non hanno che da farlo presente all’assessore Leanza. L’importante è che la Villa riapra entro novembre totalmente restaurata.”
Se la Villa Romana non dovesse riaprire nei tempi previsti, quali azioni intende intraprendere a tutela dei commercianti e dei tanti turisti interessati a visitare il Sito?
“Non voglio neanche prendere in considerazione questa ipotesi. In gioco non è solo la faccia di Piazza Armerina, ma della Sicilia di fronte al mondo..”
Agostino Sella
Sindaco ma si rende conto che la chiusura nei giorni feriale in primavera significa tagliare fuori gran parte dei gruppi che vengono alla villa per le gite nei giorni infrasettimanali?
“Nel documento finale non è indicata una data di conclusione per questa modalità di gestione. Ciò vuol dire che, se sarà compatibile con la scadenza finale di novembre 2010 un’apertura più estesa, la si potrà decidere, così come si potrà decidere di lasciare aperta la villa nei giorni feriali e fare lavorare l’impresa nei festivi. Ciò, però, aumenterebbe i costi per via dello straordinario e non credo che ci siano somme a disposizione per questo. In ogni caso ribadisco che ogni scelta deve essere fatta tenendo fermo l’obiettivo della riapertura totale e definitiva entro novembre 2010.”
E se non dovesse essere possibile modificare il calendario che avete stabilito, chi aiuterà gli operatori?
“Credo che una loro rappresentanza potrà discutere con l’assessore regionale la possibilità di eventuali forme di ammortizzatori e sostegni temporanei. Saranno però gli stessi operatori, ricordo, a godere maggiormente delle nuove ondate di turisti se la Villa dovesse riaprire prima del ritorno della Venere. In caso contrario, saranno loro per primi a perdere il treno.”
Qual è stata la sua posizione, da piazzese e non da Sindaco, durante la riunione fatta a Palermo nella riunione operativa indetta dall’assessore regionale ai Beni culturali Leanza ?
“Le due cose non sono separate. Da piazzese e da sindaco ritengo che sia interesse della città che la Villa riapra al più presto e, in ogni caso, prima del rientro della Venere di Morgantina.
Dicendo questo credo di rappresentare anche o soprattutto gli interessi degli operatori del settore. Così come è nel loro interesse che, insieme all’alto commissario Sgarbi, abbiamo chiesto che, se possibile, non venisse chiusa la Villa. Così si è trovata la soluzione. Se poi gli operatori dovessero ritenere che la chiusura totale fino a marzo sia preferibile rispetto alla soluzione trovata, non hanno che da farlo presente all’assessore Leanza. L’importante è che la Villa riapra entro novembre totalmente restaurata.”
Se la Villa Romana non dovesse riaprire nei tempi previsti, quali azioni intende intraprendere a tutela dei commercianti e dei tanti turisti interessati a visitare il Sito?
“Non voglio neanche prendere in considerazione questa ipotesi. In gioco non è solo la faccia di Piazza Armerina, ma della Sicilia di fronte al mondo..”
Agostino Sella