giovedì 3 dicembre 2009

Ogni giovedì mattina sono parecchi i cittadini che pagano le strisce blu nell'area esentata "E' una vergogna ci rubano i soldi e nessuno fa niente"

“E’ semplicemente una vergogna” questo è l’amaro commento di una signora, (nella foto appena ritirato il ticket per i parcheggi a pagamento) peraltro favorevole alle strisce blu, che per due settimane ha pagato ingiustamente il ticket del parcheggio perché la Sis non ha mai comunicato che il giovedì mattina, dalla via Mazzini alla Piazza Senatore Marescalchi, le strisce blu non sono attive. Come non dare regione alla signora? E come non rimanere interdetti che dopo pochi minuti la stessa scena si stava ripetendo se non saremmo intervenuti noi ad impedire il furto di 60 centesimi di euro? E’ proprio così non può definirsi in altra maniera: a molti cittadini, il giovedì mattina, vengono rubati 60 centesimi per parcheggiare. L’amministrazione qualche settimana fa si era limitata ad un semplice comunicato stampa che informava la cittadinanza che le strisce blu non sarebbero state attive il giovedì mattina, visto la presenza del mercato settimanale, dalla via Mazzini alla Piazza Senatore Marescalchi. Il timido comunicato non è stato fatto seguire da nessun manifesto murario. La società perugina, che gestisce i parcheggi a pagamento, sulla cui esperienza non si discute, non si è mai preoccupata di affiggere sulle macchinette mangia soldi nessun avviso. Sorgono legittimi dubbi: Ha mai avuto una comunicazione ufficiale dall’amministrazione? Se si perché non l’ha mai fatto fino ad oggi? Se l’amministrazione comunale ha fatto comunicazione ufficiale perché non obbliga la Sis a renderlo pubblico agli automobilisti e alla cittadinanza? Chi dovrà restituire i soldi prelevati ingiustamente dalle tasche dei cittadini? Legittime domande che credo meritano delle risposte. “E’ incredibile che possono accadere simili cose” commenta un’anziano signore R.A. che uscito dagli uffici postali si limitava a commentare l’accaduto “E’ un problema di legalità e moralità. Cosa fanno le istituzioni e i nostri rappresentati di fronte a episodi simili? Niente. Legittimano un furto ai danni di chi dovrebbero difendere e rappresentare.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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