venerdì 22 gennaio 2010

Lettera a mia figlia (nel giorno del suo quindicesimo compleanno)

di Andrea Bisanzio
Premessa: questo post fa parte del mio vissuto e del mio personale. Nulla a che fare probabilmente con lo spirito del blog di Agostino Sella che gentilmente mi ospita. Può essere comunque utile leggere le parole che un genitore scrive alla figlia alla sua prima delusione d’amore. Lo schermo della scrittura aiuta a soppesare ogni parola e a riflettere quando la comunicazione verbale si fa difficile, se non impossibile.

Mio tesoro,
Sai perchè mi è così difficile consolarti? Dovrei essere più distaccata ma non ci riesco, e le tue delusioni sono sempre le mie. A volte penso che sarebbe meglio assumere un'aria vaga e superiore , darti i soliti consigli, ben sapendo che non te ne frega nulla di ciò che dico, tanto, alla fine, farai quello che vuoi, senza pensare alle conseguenze.
La prudenza. Non si è prudenti a 15 anni, nemmeno lungimiranti. Il motto è "tutto e subito", e subito non è domani, è l'istante.
(Impotente, mi sento impotente, di fronte a queste tue lacrime)
Sbaglio continuamente anch’io, cosa credi! Ho solo imparato a non piangere, e odio la frase "te lo avevo detto". Purtroppo te l'avevo detto. Le parole esatte sono state "lascia perdere", pur sapendo che non avevi voglia di ascoltare, ma di andare dritta per seguire le tue convinzioni. Sapevi che ti saresti fatta male, ma non hai desistito(Non lasci mai nulla di intentato, mi piace questa cosa, somiglia a me, anche quando sai che ti farà soffrire. Ti renderà forte più forte, alla fine.)
Adesso, per chiudere, vorrei propinarti una dotta citazione, ma non mi viene in mente proprio nulla che non sia già appartenente alla schiera dei luoghi comuni. E stasera chiunque ci sia e comunque vada sarà una bella sera, te lo prometto!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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