venerdì 9 novembre 2007

L'acqua dei Canali è potabile? Boooh!

Piazza Armerina. I “4 canali” è uno dei posti più conosciuti della città. Ogni giorno centinaia di cittadini e di persone provenienti vicini si recano nella sorgeente a 4 bocche per riempire i loro bidoni di acqua. In alcuni giorni d’estate, addirittura, è necessario fare la fila per potersi approvvigionare. Ma quell’acqua è potabile, si può bere senza nessun pericolo per la salute? Nonostante alcune recenti analisi dell’Asl non è possibile saperlo. Infatti, nelle scorse settimane il laboratorio di Sanità Pubblica dell'Ausl 4 di Enna ha effettuato una serie di controlli su 7 campioni di acqua destinata al consumo umano prelevati nel comune di Piazza Armerina. Ci sono tante fontane analizzate, ma quella più importante, da dove i cittadini prelevano l’acqua per bere, cioè quella dei Canali, non c’è. Questi i punti analizzati: fontana di via Carmine, area di servizio Diana, fontana del cimitero Bellia, bar Duomo, fontana in contrada da S. Andrea, fontana in via Carcere, mercato ortofrutticolo. L'analisi effettuata sui campioni sottolinea come i parametri chimici e microbiologici esaminati rientrino nei limiti previsti dal D.lgs. n. 31/01. La fontana dei Canali, a Piazza Armerina, è uno delle testimonianze antropologiche più importanti della città. “Scorre da secoli – dicono quelli che abitano nelle vicinanze – e mai nessuno è morto. La beviamo da quando siamo nati. Guai a chi c’è la tocca”. Se quell’acqua sia potabile, però, ancora non si sa. Non essendo all’interno della condotta pubblica l’asl non l’ha mai analizzata. L’acqua, infatti, per essere dichiarata potabile, deve passare dalle vasche comunali, dove viene appunto potabilizzata con il cloro. “E’ vero che noi l’acqua la beviamo comunque – dice un abitante di Gela che ogni settimana viene a riempire l’acqua – però sarebbe opportuno che quell’acqua venisse analizzata per il bene di tutti”. Ha una portata di circa 2,5 litri di acqua al secondo e scorre da secoli senza nessuna sosta. Sulla provenienza della sorgente ci sono tante leggende. Il comune, puntualmente cura la sua manutenzione e la pulitura della zona.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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