Piazza Armerina. La villa sarà dal 1 giugno sarà aperta solamente nelle ore pomeridiane dalle 15 fino al tramonto. Però nessuno lo sa. O meglio i siti istituzionali, visitati ogni giorno da migliaia di visitatori internauti, sono ancora fermi al 2009. Infatti, il sito ufficiale del sito patrimonio mondiale dell’umanità, quello della regione siciliana, riporta notizie ferme al febbraio del 2009, e nulla più da quella data in poi. La villa romana, grazie ad un provvedimento congiunto dell’altro commissario e del museo imperiale della villa, aveva infatti stabilito che la villa restasse aperta per tutto il giorno nei mesi di aprile e maggio, cosa che è puntualmente avvenuta. Invece, proprio dal 1 giugno la villa, fino al 31 ottobre, rimarrà aperta solamente di pomeriggio dalle 15 in poi, per poter permettere agli operai che stanno effettuando i lavori della copertura di poter realizzare le otto ore giornaliere. Cosa che dovrebbe (usiamo il condizionale) permettere l’apertura integrale nel 2011 del sito patrimonio mondiale dell’umanità. Per la verità, notizie datate, li fornisce anche il sito ufficiale del comune di Piazza Armerina, fermo ad aprile del 2010. La pagina dedicata alla villa riporta notizie fino ad aprile 2010, quando la villa era aperta nei week and. Il portale piazzese non ha addirittura riportato che il sito è stato aperto tutta la giornata nei masi di aprile e maggio. Poi dell’apertura pomeridiana dal mese di giugno e per tutta l’estate non è possibile leggere nessuna informazione. Eppure, il sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli, proprio l’altro ieri, ha scritto una lunghissima lettera all’assessore ai beni culturali della regione siciliana Gaetano Armao che - visto l’andazzo e la poco professionale gestione di questi anni - vuole dare la villa ai privati. Nigrelli ha chiesto che la gestione della villa romana venga affidata al comune piazzese. Però, se l’attenzione che il comune ha verso il sito archeologico è uguale quella che della villa ha il portale cittadino, si parte con il piede sbagliato. Intanto continua la querelle sul possibile affidamento della villa ai privati. La causa perorata da Vittorio Sgarbi è quella del Fai. Di diverso avviso sono il sindaco e l’assessore al turismo provinciale Fabrizio Tudisco. Si aspettano adesso altri contributi come quello dell’assessore ai siti archeologici Giuseppe Mattia che finora non ha espresso nessun giudizio. Intanto procedono i lavori. La villa dovrebbe essere pronta, interamente restaurata e con le coperture definitivamente in opera nella primavera del 2011. In questo momento si sta lavorando nella Basilica, la straordinaria stanza in cui il padrone, quasi certamente l’imperatore Massimiliano Erculeo, riceveva i suoi ospiti. Sono in fase di montaggio le capriate in legno. Il livello dei tetti di questo ambiente è stato alzato di almeno 4 metri dando nuove gerarchie spaziali alla più grande villa romana del Mediterraneo.
Agostino Sella