giovedì 30 settembre 2010

Il vicecomandante della Polizia municipale Velardita chiede l'annullamento del procedimento disciplinare a suo carico


Emergono ulteriori particolari dal carteggio della complessa vicenda che vede protagonista il vicecomandante della Polizia municipale Gianni Velardità e la giunta Nigrelli sul procedimento disciplinare a carico del vice di Sapone. Pare che il vicecomandante dei vigili urbani Velardita si sia rifiutato di rispondere alla domande del vicesegretario generale Buscemi in merito alle contestazione che gli sono state rivolte in occasione del comportamento tenuto dal vicecomandante Velardita, in occasione del mercato settimanale, rimproverato di non aver multato e sequestrato le mercanzie degli ambulanti che avrebbe montato le loro bancarelle in aree non autorizzate. Il vicecomandante accusato contesta la legittimità del procedimento e ne chiede l’annullamento per vizi di forma. A quanto emerge dal verbale di audizione, pare, che Gianni Velardita, contesti sia la mancata comunicazione da parte del comandante della Polizia municipale Alfredo Sapone, inerente al procedimento disciplinare a suo carico. Tesi che pare sia confortata dall’art. 9 del regolamento per l’applicazione delle sanzioni disciplinari, approvato nel marzo del 2003, che statuisce che le infrazioni commesse devono essere preventivamente notificate quale avviso di procedimento disciplinare al dipendente interessato o dal medesimo firmato per ricevuta cosa che non esisterebbe fino ad oggi. E denuncia la mancata affissione del codice disciplinare nella bacheca del comadando di P.M. Negli uffici della segreteria generale del comune, insieme al vicecomandante della Polizia municipale pare che ci fosse anche il commissario Maria Rosa Pascolato, in qualità di rappresentate sindacale, oltre al vicesegretario Buscemi, alla signora Angela Lo Re dell’Ufficio delibere e la signora Carolina Pisana dell’Ufficio gestione giuridica risorse umane. La vicenda, che potrebbe finire sul tavolo di qualche Procura della Repubblica siciliana, ha destato l’attenzione del mondo politico che potrebbe chiedere chiarimenti nei prossimi giorni in consiglio comunali in occasione della solita attività ispettiva. Il clima che si respira all’interno del comando della Polizia municipale della città non è dei migliori e nessuno vuole rilasciare in merito alla vicenda delle dichiarazioni ufficiali.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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