Piazza Armerina. “Presa ad esempio per le politiche di sviluppo basate sul recupero e la riqualificazione del suo centro storico”. La città piazzese, con il suo sindaco Carmelo Nigrelli è stata protagonista a Bergamo, domenica scorsa, nella tavola rotonda organizzata dall’ANCSA, Associazione Nazionale Centri Storico Artistici, in occasione del cinquantesimo anniversario dall’approvazione della carta di Gubbio, avvenuta nella città umbra nel settembre 1960. La tavola rotonda alla quale hanno partecipato il sindaco di Bergamo Franco Tentorio e il sindaco di Gubbio Maria Cristina Ercoli oltre all’assessore regionale lombardo Daniele Belotti e ai rappresentanti dell’ANCE e dell’OICE, ha concluso il convegno internazionale intitolato “Attualità del territorio storico” con il quale si è fatto il punto della situazione italiana nel campo della tutela e valorizzazione dei centri storici a confronto con altre realtà europee. La Carta di Gubbio rappresentò nel 1960 il primo fondamentale documento in cui intellettuali, docenti universitari, enti locali, politici lanciavano l’allarme di fronte al rischio che i centri storici italiani venissero distrutti dalla speculazione edilzia. Oggi, a 50 anni di distanza, molta strada è stata fatta: nessuno mette più in discussione il valore del centro storico, eppure si registrano situazioni molto diverse dal nord al sud. Alla tavola rotonda il sindaco di Piazza Armerina ha rappresentato problemi, difficoltà e potenzialità dei centri storici del sud, con particolare riguardo a quelli siciliani e appartenenti a piccole città. “Molto spesso i problemi dei centri storici delle città del sud – ha detto Nigrelli – sono diversi da quelli che si registrano nelle città del nord o dell’Italia centrale. In queste realtà il recupero è già avvenuto e oggi si tenta di evitare il fenomeno dell’espulsione delle fasce più deboli della popolazione, a causa dei prezzi molto alti generati dal recupero. In molte città del sud, invece, il degrado è ancora dovuto all’abbandono. Inoltre non c’è un sistema imprenditoriale forte, capace di fare autonomamente investimenti nel tessuto residenziale storico.” A Piazza il vecchio PRG, finalmente messo in soffitta dal nuovo del prof. Dato, ha realizzato lo spostamento di 9 mila abitanti dal centro storico alle periferie, soprattutto meridionali , lasciando migliaia di case vuote. “Le politiche che da quindici anni a questa parte, con difficoltà, si sono condotte a Piazza – ha detto a Bergamo NIgrelli – hanno puntato, a volte confusamente, ma con costanza, al recupero del centro storico. Negli ultimi due anni noi abbiamo messo a sistema tutto: interventi sul patrimonio monumentale con il recupero di grandi contenitori; interventi sugli spazi pubblici e l’arredo urbano; progetti per l’inserimento di case popolari nel centro storico; sostegno al commercio di dettaglio con il centro commerciale naturale; eventi di grande richiamo dentro la parte antica della città. Ci aspettiamo nel prossimo futuro un interessamento di soggetti privati e una rivalutazione importante degli immobili”. Alla fine del convegno è stato proposto che la Città di Piazza Armerina, attraverso il suo sindaco, entri a fare parte del Direttivo nazionale dell’ANCSA che verrà eletto nel febbraio 2011 in occasione dell’assemblea dell’associazione che si terrà proprio a Gubbio.
Agostino Sella
nella foto
Da sinistra, il presidente dell'ANCSA, Nigrelli, il sindaco di Gubbio Ercoli, e il sindaco di Bergamo.