mercoledì 22 settembre 2010

Venezia. Appello per il vice presidente

Piazza Armerina. “Ridiamo uno slancio istituzionale al consiglio comunale. Mi auguro con forza che il centro destra trovi un’intesa”. L’appello all’unità lo lancio Pino Venezia, capogruppo del Partito Democratico e politico di lungo corso. Venezia spinge con forza affinché la minoranza di centro destra possa esprimere un candidato comune per l’elezione del vice presidenza del consiglio. Cosa resa difficile dalle lotte intestine dentro la coalizione berlusconiana. Dice Pino Venezia: “Voglio con tutte le mie forze fare un appello all’unità del consiglio comunale per ridare slancio all’azione istituzionale a cui è deputato per volere degli elettori. L’auspicio che io e tutto il mio partito ci facciamo è quella che i consiglieri comunale di centro destra possa trovare un’intesa - anche maggioritaria - nell’individuazione di una candidatura che sia garante della rappresentatività delle minoranze. Il centrosinistra, partito di maggioranza, rimane coerente con le scelte fatte nel 2008 pertanto invita fortemente il centrodestra affinché esca dalla palude e faccia chiarezza. Comunque – continua Pino Venezia - sia il centrosinistra riuscirà ad intraprendere tutte le soluzioni possibili affinché si esca da questa situazione di stallo restituendo la piena agibilità del consiglio comunale che a breve deve trattare ordini del giorno fondamentali per la collettività, prima fra tutti il riequilibrio di bilancio che in caso di mancata approvazione determina il commissariamento del consiglio fino all’eventuale scioglimento”. L’impasse dell’elezione del vice presidente del consiglio ha di fatto bloccato l’azione amministrativa dei venti consiglieri comunale che ormai da tre sedute si riuniscono unicamente per eleggere il vice presidente del consiglio, senza però trovare una soluzione. Infatti – pare secondo i consiglieri – che se non viene completato l’elezione della carica in questione non sia possibile andare avanti coi lavori del consiglio comunale.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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