sabato 23 ottobre 2010

La villa rimane aperta fino al 15 novembre.


di Guglielmo Bongiovanni
Piazza Armerina – La Villa Romana del Casale resterà aperta fino al 14 novembre. A confermare la notizia il direttore del nuovo Parco Archeologico della Villa Romana del Casale Guido Meli. “L’area archeologica non chiuderà più agli inizi di novembre come era stato previsto ma giorno 15 novembre. Ciò è stata anche una esigenza manifestata dalla Prefettura di Enna che ci ha scritto in merito” spiega Guido Meli. Il ritardo della chiusura della Villa consentirà ai gruppi di turisti di visitare il sito archeologica per altre due settimane rispetto alla tabella di marcia concordata inizialmente. Dal 15 novembre i cancelli saranno chiusi per almeno 4 mesi con la speranza che il grosso dei lavori possa essere eseguito e si possa consegnare, nella primavera del 2011, l’80% della stanza ai visitatori così come promesso nei mesi precedenti dai tecnici che si occupano dei lavori alla Villa e dal mondo politico. “Stiamo lavorando ancora in officina e dalla seconda metà di novembre procederemo allo smontaggio delle pensiline, del corpo di guardia, degli impianti e
delle passerelle” precisa il direttore dei e progettista dei nuovi lavori alla Villa Guido Meli. “Rispetteremo gli obiettivi che ci siamo prefissati – continua a dichiarare il progettista Meli – e in primavera apriremo ambienti importanti e significativi per i turisti che verranno a visitare la Villa Romana del Casale.” Dichiarazioni importanti che danno fiducia ad un intero comparto turistico che fino ad oggi è stato messo a dura prova causa della chiusura del sito archeologico romano. Intanto viene confermata la notizia che la Regione Siciliana trasferirà la sede del Parco Archeologico (l’ex museo archeologico regionale Villa Imperiale) dall’edificio di piazza Garibaldi al Palazzo Trigona, di proprietà regionale, finito di restaurare ma ancora in attesa di collaudo. “Non è una decisione definitiva – precisa il direttore – ma stiamo lavorando su questo obiettivo bisognerà solo organizzare bene gli spazi perché, comunque, l’intenzione della Regione è quella di portare tutto all’interno del meraviglioso Palazzo Trigona sito in piazza Duomo dove dovrebbe sorgere il Museo della Città a cura della soprintendenza .”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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