Piazza Armerina. Riapre al pubblico la basilica della Villa romana del Casale. Sabato mattina, 16 aprile, su Rai Tre, la rubrica giornalistica “Il Settimanale”, alle 12.25, dedicherà un lungo servizio alla Basilica della Villa romana del Casale, proprio in concidenza con la sua prima apertura al pubblico.
Il servizio di Nino Amante sarà la sintesi di alcune ore di riprese che il giornalista e il suo cameraman Francesco Caudullo hanno girato nella mattinata di mercoledì, mentre i restauratori lavoravano alacremente sia al grande salone che alle finiture dei mosaici di altre sale.
La Basilica, o aula con abside, è l’unica sala che non presenta pavimento a mosaico, ma un pavimento in “opus sectile”, cioè a intarsi di marmi pregiati e diaspri provenienti dal nord Africa e dall’Anatolia. La sala, delle dimensioni di 26 metri per 13 al momento è coperta da un imponente soffitto in cassettonato ligneo che
con i suoi 13 metri di altezza ripropone proporzioni analoghe a quelle originarie, secondo i canoni vitruviani dell’architettura romana. Essa aveva una funzione “pubblica” , poiché qui il Dominus riceveva in
udienza gli ospiti che vi accedevano attraversando un imponente arco su due colonne, oggi monche, direttamente dal corridoio della Grande Caccia..
«Il volume della Basilica è davvero impressionante – commenta il sindaco Nigrelli che ha accompagnato, insieme al direttore del Parco Guido Meli, la troupe della Rai. - Sarà una bella sorpresa per i turisti.» L’apertura della basilica avviene “a cantiere aperto”, cioè mentre sono ancora in corso i lavori. Allo stato attuale, infatti, non sono ancora stati collocati i pannelli prodotti appositamente per chiuderne il volume. La scelta della Direzione del parco è stata generata dalla volontà di offrire una novità ai turisti che si recheranno alla Villa durante il periodo pasquale.
Nelle settimane successive si procederà al completamento della copertura dell’appartamento del dominus che sarà aperto alla fine di maggio.
«Ho anche accompagnato la troupe nel centro storico – afferma Nigrelli – dove sono state effettuate alcune riprese, ma, soprattutto, dove sono stati presi appunti per possibili successivi servizi.»
Agostino Sella