lunedì 30 maggio 2011

Cimino sulla fiera di Maggio

In merito alla grande soddisfazione espressa dall’assessore Ribilotta, per l’assegnazione di tutti i posteggi relativi la tradizionale fiera di Maggio,come da lui definita,voglio ricordare allo stesso smemorato assessore oltre che a molti consiglieri della passata legislatura,che coloro che oggi amministrano e godono di questa famigerata fiera in questo famigerato sito, a suo tempo consiglieri all’opposizione, combatterono con le unghie e con i denti,votando anche una delibera di c.c. contro la stessa area , sostenendo che certi eventi si dovevano svolgere nel cuore della città.
Naturalmente in quel periodo c’era odore di elezioni. Ora io posso capire che il caro assessore debba dare lustro alle sue decisioni che in base al momento se in campagna elettorale o no,possono variare, ma deve ricordarsi che la gente la passeggiata la fa di solito al generale cascino,in questa occasione ha approfittato per cambiare sito, perché l’area ex siace serve solo per la fiera zootecnica( che oramai non esiste quasi più),e per far passeggiare la gente in occasione della fiera. Per quanto riguarda la tradizionalità della fiera,si sbaglia perché tradizione vuole che gli eventi fieristici,così come i mercati settimanali, per tradizione si svolgono nel cuore delle città da decenni, fin quando qualche scellerato amministratore con manie di grandezza,non li decentra in nome della modernità. In quel caso non è più una fiera tradizionale, ma diventa una fiera moderna. Per quanto riguarda l’assegnazione di tutti i posteggi, le posso garantire che molti operatori hanno ritirato l’autorizzazione per problemi di scadenze bancarie e non perché siano entusiati del sito. Però caro assessore Ribilotta, in compenso la sua decisione ha tolto alle attività locali a posto fisso che ruotano nell’ex sito dove si svolgeva la fiera ossigeno puro, nonché la festa che portavano in città in quei giorni, perché chi potrebbe non ricordare quel benessere e quella festa che le fiere di maggio e Settembre portavano a tutte quelle attività e alla città? Caro assessore ci pensi bene e veda se è il caso di essere fieri e soddisfatti .


Salvatore Cimino

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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