Enna, 24 Novembre 2011
“Operazione “TRAVELLING RIDERS”; sgominata una banda di criminali dedita alla commissione di rapine in danno di istituti bancari su tutto il territorio nazionale; fra gli arrestati anche una avvocato, accusata di concorso esterno; i sodali vengono ritenuti responsabili di circa 30 rapine, commesse nell’arco temporale di due anni, per un volume illecito di affari di circa 600,000.000 Euro”
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Sin dalle prime ore delle mattinata odierne, gli uomini della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Piazza Armerina – in collaborazione con le Squadre Mobili di Catania, Reggio Calabria, Roma, Ancona, Siena, Milano e Cremona – stanno procedendo all’arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna – su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso centro – di oltre 20 soggetti, ritenuti facenti parte di un sodalizio criminale, composto da decine di persone, fra cui alcune donne, dedito alla commissione di rapine su tutto il territorio nazionale.
LE INDAGINI
Presso la città di Piazza Armerina (EN), tra il 2008 ed il 2009, venivano commesse una reiterata serie di rapine in danno di istituti di credito. In particolare, tra il 14 agosto del 2008 ed il 6 novembre del 2009, ignoti ponevano in essere ben 5 rapine “con taglierino” ai danni della medesima filiale del Monte dei Paschi di Siena.
Pertanto, veniva costituito un vero e proprio pool tra gli investigatori della Squadra Mobile ennese e del Commissariato di P. S. di Piazza Armerina, diretti dalla Procura della Repubblica di Enna, con la finalità di individuare gli autori di tali delitti, ritenendosi la sussistenza di una medesima “regia” per l’analogo “modus operandi”.
I componenti del sodalizio, venivano monitorati sia in territorio siciliano, che al di fuori dell’isola, ed in particolar modo in Calabria, nel Lazio nella Marche ed in Lombardia.
L’indagine convenzionalmente denominata “TRAVELLING RIDERS” è stata avviata dal mese di novembre del 2009.
Il gruppo criminale si spostava nei centri da colpire con un ingegnoso “cavallo di Troia”, una autoambulanza, utilizzata altresì per fuggire dai luoghi dei colpi.
L’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE
Accertato il vincolo associativo esistente tra gli indagati, che, operando sotto la direzione di figure apicali ben delineate, erano legati da stretti legami di frequentazione, dalla fungibilità degli stessi nella commissione dei numerosi colpi ai danni delle banche, dalla esistenza di una ramificata rete di collegamento con numerosi altri fiancheggiatori, dalla sussistenza di una contabilità comune per la “spartizione” dei proventi illeciti e per il sostegno alle famiglie di coloro che – facenti parte del pactum sceleris – erano stati nel frattempo tratti in arresto per qualche singola rapina.
Il giro di affari complessivo si stima intorno a 600,000,000 euro per un totale di 30 rapine accertate, in un arco temporale corrispondente alla durata delle indagini, ovvero circa 2 anni.
N.B.: ORE 11.00 CONFERENZA STAMPA PRESSO LA SALA “FALCONE – BORSELLINO” DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI ENNA.