mercoledì 26 dicembre 2012

Baldari continua a smantellare il Chiello. Trasferimento da Piazza ad Enna di sei collaboratori professionali ostetrici. ORGANIZZIAMO LA LOTTA

Questo Baldari, vuole distruggere il Chiello prima di andare via, ma non glielo permetteremo.
Prima di Natale ha fatto disporre dal direttore sanitario il trasferimento d’urgenza di sei collaboratori professionali ostetrici all’ospedale Umberto I di Enna. 
Un ulteriore scippo al Chiello. 
Significa chiusura definitiva di Ostetricia e Ginecologia.
Praticamente o ci organizziamo uniti e compatti o ci fregano per l'ennesima volta.
Organizziamo la lotta. Tutti uniti per il Chiello.
Ecco come:
1. Antonio Venturino già domani sarà a Palermo e cercherà insieme a Luisa Lantieri di bloccare ulteriori scelte scellerate da parte del distruttore dell'ospedale Chiello - ossia - Nicola Baldari.
2, Carmelo Nigrelli ha già inviato un lettera al distruttore Baldari chiedendo la revoca del provvedimento. Ha inoltre inviato un'altra lettera nella quale si chiedono tutti i provvedimenti da attuare per evitare la morte del nostro ospedale.
3. Presidio in Prefettura. Nell'assemblea cittadina che si è svolta il 21 dicembre abbiamo deciso su proposta di Bascetta che se entro l'11 gennaio Baldari non effettuerà le richieste scritte nella lettera di Nigrelli e concordate con tutto il tavolo a difesa del Chiello si comincia a fare un presidio in Prefettura.
Ecco le richieste fatte a Baldari.
PEDIATRIA: nomina del Responsabile dell’U.O.
MEDICINA GENERALE: concorso di Direttore dell’U.O.
RADIOLOGIA: nomina di un Responsabile di U.O e integrare l’organico con almeno altri 2 Dirigenti. Acquisto di una nuova TAC e occorre con massima urgenza un mammografo,
ANESTESIA:sono in servizio solo tre anestesisti dei cinque previsti. Occorre coprire subito i posti vacanti e ampliare di almeno altri due Medici il servizio che consentirebbe alle UU.OO.
ENDOSCOPIA DIGESTIVA: bandire il concorso per tre medici.
LABORATORIO ANALISI: inserimento di almeno tre tecnici e un dirigente.
CHIRURGIA GENERALE: sostituzione del Dirigente medico andato in pensione dal 1° di settembre (dott. Cesarani) con un chirurgo capace di ampliare l’offerta del reparto; completare la dotazione di personale infermieristico.

Allego intanto le lettere che il sindaco CARMELO NIGRELLI ha inviato al distruttore del Chiello Nicola Baldari,



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Al Dott. Nicola Baldari
Direttore Generale
ASP Enna

Viale Diaz, 7
Enna
Oggetto: problematica Ospedale Chiello



Egr. Direttore,

sono trascorsi alcuni mesi dal nostro ultimo incotro in cui abbiamo affrontato i temi in questione e, dopo la pausa estiva, devo registrare che alcuni sono rimasti irrisolti, altri sono emersi, altri ancora si sono aggravati.

Allo stato attuale le Unità Operative rimaste a Piazza Armerina: Medicina Generale, Chirurgia Generale, Ortopedia, Nefrologia e Pediatria sono mortificate nel loro compito quotidiano dalla carenza di operatori e mezzi. Allo stesso modo, e per gli stessi motivi, gli indispensabili Servizi di Radiologia, Anestesia e Laboratorio Analisi, nonostante la dedizione e la professionalità del personale, presentano serie criticità che limitano in maniera importante la funzionalità delle UU.OO., la qualità, l’efficienza e la quantità delle prestazioni offerte.

Per quanto riguarda le Unità Operative Complesse e Semplici in atto operanti, non è stato ancora espletato, nonostante gli impegni da Lei assunti, il concorso di Direttore dell’U.O. di Medicina Generale. A questo occorrerebbe aggiungere la nomina del Responsabile dell’U.O. di Pediatria.

Per quanto riguarda i servizi “trasversali”, occorre renderli più funzionali anche aumentandone l’autonomia. Per quanto riguarda Radiologia, sarebbe utile autonomizzare il servizio con la nomina di un Responsabile di U.O. e integrare l’organico con almeno altri 2 Dirigenti. Occorre riprendere il tema dell’acquisto di una nuova TAC e occorre con massima urgenza un mammografo. Sono certo che uno dei due appena acquistati verrà immediatamente destinato al Chiello.

In Anestesia attualmente sono in servizio solo tre anestesisti dei cinque previsti (che era già un minimo inderogabile). Di questi cinque un posto è vacante per trasferimento ad altro ospedale del titolare e l’altro per maternità. Occorre coprire subito i posti vacanti e ampliare di almeno altri due Medici il servizio che consentirebbe alle UU.OO. chirurgiche un’attività operatoria appena sufficiente. Qualche giorno fa il responsabile del servizio di anestesia ha comunicato che può assicurare per le prossime settimane solo una o al massimo due sedute operatoria settimanali alla Chirurgia Generale ed all’Ortopedia.
Tale situazione è assolutamente inaccettabile, soprattutto se si considera che l’Umberto I ha in dotazione organica il quadruplo di anestesisti per garantire un numero di interventi chirurgici meno che doppio rispetto al nostro. Si potrebbe, dunque, nelle more di rideterminare la dotazione organica del Servizio di Anestesia del Chiello, disporre che almeno 2 giorni al mese, un anestesista, a turno, dell’Umberto I possa prestare servizio a Piazza.

Tutto fermo per quanto riguarda il servizio di Endoscopia Digestiva, sul quale Lei si era impegnato bandendo il concorso per tre medici.
Perché non si procede? Si tratta di un servizio indispensabile per l’attività chirurgica e, inoltre, ridurrebbe le spese dell’ASP, dal momento che moltissimi pazienti si rivolgono ai P.O. di Caltagirone e Gela costringendo l’ASP a spendere ingenti risorse.
È urgente e improrogabile l’immissione in servizio, a Piazza, dei tre Dirigenti medici e che qualcuno di essi sia esperiente di Endoscopia Operativa per ampliare il servizio offerto dalla Chirurgia del Chiello.

Il Laboratorio Analisi, nonostante eroghi quasi le stesse prestazioni di quello dell’Umberto I, ha solo: 4 tecnici e un assistente tecnico che, oltre l'attività ordinaria, coprono con solo tre dirigenti i turni di  reperibilità senza riposo compensativo. La situazione rischia di esplodere. Occorre immediatamente procedere all’inserimento di almeno tre tecnici e un dirigente.

Alcuni problemi seri riguardano anche l’U.O. di Chirurgia generale che pure ha ripreso la sua centralità nel Chiello grazie all’impegno da lei mantenuto di espletare il concorso di primario e alla fortuna che abbiamo avuto nel avere come vincitore un chirurgo molto bravo e dedito al lavoro. Come sa certamente, l’utenza negli ultimi mesi è notevolmente aumentata ed anche la lista di attesa, ma la possibilità di soddisfare le richieste è frustrata da numerose inefficienze che occorre immediatamente risolvere.
Innanzitutto, la difficoltà di rifornimento (per usare un eufemismo) di presidi e materiale indispensabile all’attività chirurgica, soprattutto quella laparoscopica. Mi risulta che il primario deve continuamente operare con materiale prestato da altri ospedali: Enna, Nicosia, Leonforte, Caltagirone, Gela, Taormina e perfino Milazzo. Le sembra serio che si debba continuare in questo modo? Ormai la situazione è insostenibile.
Occorre provvedere quanto più velocemente a creare le condizioni perché si possa aumentare il numero delle sedute operatorie: acquisto di tutto il materiale chirurgico necessario; sostituzione del Dirigente medico andato in pensione dal 1° di settembre (dott. Cesarani) con un chirurgo capace di ampliare l’offerta del reparto; completare la dotazione di personale infermieristico.

Egr. Direttore,

sono certo che, come in passato, ma, stavolta, con una maggiore prontezza, saprà affrontare e risolvere i problemi dell’Ospedale Chiello che, poi, sono quelli delle comunità che ad esso fanno riferimento.

Mi corre l’obbligo, tuttavia, di chiederle uno sforzo in più.

Le recenti iniziative del Governo nazionale in tema di sanità, richiedono una riprogrammazione preventiva riguardo al Chiello.
Occorre subito attivare un numero di posti letto che metta l’ospedale a riparo da possibili norme che prevedano la chiusura dei piccoli ospedali. Occorre, cioè, rinforzare l’ospedale di reparti (e posti letto) che possano essere mantenuti, almeno in parte, senza per questo disattendere a quanto disposto dai vari Piani Sanitari Regionali. Il raggiungimento di questo obiettivo passa esclusivamente attraverso una sola possibilità, rivedere il Piano Sanitario Aziendale, ridotando il P.O. di alcuni dei posti letto recentemente sottratti, in modo che si possano avere circa 120 posti letto attivi, mettendo l’Ospedale in sicurezza. In particolare occorre:
1)    attivare l’U.O. di Lungo Degenza che potrebbe servire tutta l’ASP dotandola di almeno 20 posti letto;
2)    aumentare i posti letto di Chirurgia Generale e Ortopedia di 2 unità per ciascun reparto;
3)    affiancare alla U.O. di Chirurgia Generale una Chirurgica Interdisciplinare (Urologia, Otorino e Ginecologia) con almeno 12  posti letto.

Di questi obiettivi possibili vorrò rendere partecipe la cittadinanza subito dopo le imminenti elezioni regionali. Nel frattempo le chiedo di attivarsi perché tutto quanto indicato in questa nota  possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile.

            Cordiali saluti.

Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli
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Prot. 27709/p  del 24.12.2012



Al Dott. Nicola Baldari
Direttore Generale dell’ASP di Enna

E p.c. all’Assessore regionale della Salute dott. Lucia Borsellino
PALERMO



Oggetto: mobilità d’urgenza trasferimento collaboratori professionali ostetrici


            Direttore,

ho appena preso atto che, su indicazione del Direttore Sanitario Aziendale, il Coordinatore Sanitario del Distretto En1 ha disposto il trasferimento d’urgenza di sei collaboratori professionali ostetrici all’ospedale Umberto I di Enna, determinando, di fatto, la chisura totale del reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Si tratta di un atto in netto e palese contrasto con il Piano aziendale vigente e con gli impegni assunti da Lei e dal Direttore della UOC di Ostetricia e Ginecologia sul mantenimento di alcuni servizi relativi alla ginecologia e all’ostetricia presso il P.O. Chiello.

Peraltro nell’incontro avvenuto pochi giorni fa con l’Assessore Borsellino che legge per conoscenza, si è convenuto che occorre dare piena e totale attuazione al Piano aziendale vigente.

Con la presente, pertanto, invito codesta Direzione a revocare immediatamente la mobilità in oggetto, riservandomi fin d’ora di tutelare il diritto alla salute delle comunità che si rivolgono al P.O. Chiello anche con il ricorso  alle vie legali.


Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli




Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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