lunedì 26 agosto 2013

Lavoratrici IPAB in lotta per i loro diritti

Oggi alle ore 17,00 presso l’assessorato ai sevizi sociali del Comune di Piazza Armerina, le lavoratrici e i lavoratori precari della Casa di Riposo IPAB hanno incontrato l’Assessore Luigi Bascetta.
E’ la prima volta dal 2006, quando emersero i primi problemi di deficit dell’ente con gravi ritardi nella retribuzione, che un assessore del Comune riceva nella sala riunioni i lavoratori: “Le istituzioni si sono accorti di noi solo in caso di mobilitazioni, scioperi o sit-in”.

Le lavoratrici esprimono la necessità e l’urgenza di cambiare rotta; dal 2008 si sono accumulati ritardi nei pagamenti degli stipendi dalle 25 alle 40 mensilità; nel frattempo gli assistiti sono progressivamente diminuiti: “Occorre portare utenza nei due piani vuoti (50 posti): centro Alzheimer, rifugiati, soggetti in lungodegenza, minori, ragazze madri vittime di violenza, tossicodipendenti,...., al fine di aumentare il lavoro e le entrate; occorre attivare nuovi servizi aperti al territorio; garantire trasparenza e legalità ; occorre utilizzare le risorse umane interne per varie mansioni in base alle relative qualifiche e solo in mancanza si dovrà attingere all’esterno; occorre promuovere l’ente”.

I lavoratori sono molto critici rispetto la presente amministrazione che da circa quattro anni dirige l’ente senza, tuttavia, portare a nessun risultato visibile.

Le lavoratrici chiedono all’assessore di intervenire per attivare un piano di rientro, di risanamento e di rilancio dell’ente, chiedendo trasparenza e rispetto della legalità costituzionale a partire dal diritto alla retribuzione e dal diritto agli assegni familiari.

Luigi Bascetta ascoltate le lavoratrici, si è impegnato a portare avanti nelle sedi istituzionali le istanze che sono state poste su tavolo assessoriale.

Nella stessa giornata le operatrici sociali e socio-sanitarie hanno istituito “il COMITATO DI LOTTA” per il risanamento e il rilancio dell’IPAB di Piazza Armerina.







Per il comitato di lotta

Giovanna Cosenza

Maria Di Bartolo

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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