martedì 24 settembre 2013

Marito violento allontanato dalla dimora coniugale.

POLIZIA DI STATO
Comunicato Stampa
Marito violento allontanato dalla dimora coniugale: punta un grosso machete al collo della moglie; contestati i reati di lesione, atti persecutori e minaccia aggravata.
Si tratta di un settantenne di Enna, T.M., che da mesi aveva costretto la propria moglie, G.L., a vivere nel terrore. La donna, vittima delle vessazioni del marito, è stata ripetutamente oggetto di ingiurie e minacce, spesso sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche.
T.M., infatti, anche alla presenza dei figli minori, non si è limitato a rivolgere nei confronti della moglie frasi offensive e continue minacce di morte ma, passando alle vie di fatto, in più occasioni, ha aggredito fisicamente la donna tirandole i capelli e scaraventandola per terra. In una circostanza, addirittura, questi si è avventato contro la stessa afferrandola per un braccio e portando al collo della stessa un grosso machete.
I primi episodi di aggressione, verificatisi all’interno delle mura domestiche, hanno ingenerato un escalation di violenza, che ha portato il T.M. a reiterare le gravi condotte anche allorquando quest’ultimo si trovava ricoverato presso il locale nosocomio per via di un intervento ortopedico. In quest’ultimo caso, la G.L, strattonata brutalmente dal marito, riportava lesioni immediatamente dopo diagnosticate dai sanitari presenti sul posto.
Non soddisfatto di quanto già accaduto, l’uomo ha tentato successivamente di introdursi in maniera clandestina all’interno dell’abitazione ove si trovavano la moglie ed i figli.
Esasperata dal comportamento violento del marito, temendo per la propria vita e per quella dei figli, la sig.ra G.L. ha raccontato la propria vicenda agli operatori di polizia.
Nel pomeriggio del 20/09 u.s., personale della Squadra Mobile e della Sezione Volanti della Questura di Enna, a conclusione delle indagini svolte, ha eseguito nei confronti di T.M. l’ordinanza con cui il G.I.P Dr.ssa Luisa Maria BRUNO ha disposto l’applicazione nei confronti dello stesso della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare.
Enna 23 settembre 2013

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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