domenica 22 settembre 2013

Piazza, un centro femminile d’arte nel bene confiscato alla criminalità

In una villetta confiscata alla Mafia sorgerà il «Mediterranean Woman Center of mosaic art», ossia un centro per la produzione di arte del mosaico gestito da donne in difficoltà.
Il progetto è stato presentato alla fondazione con il SUD da otto realtà costituite in partnership, Don Bosco Family, di Diocesi di Piazza Armerina, Comune di Piazza Armerina, associazione Donne Insieme, gruppo "Mosaicisti Ravenna", Confcooperative, associazione Antimafia "Fuori dal Coro" e cooperativa Das.


Il progetto è stato positivamente accolto dal sindaco Miroddi. Finalmente il comune di Piazza Armerina apre a partnerschip ampie e non a singole associazioni come nel passato. Gruppi di realtà attive che cercano di produrre idee e lavoro. Forse sta cambiando qualcosa. 
Prima i servizi sociali erano un vero e proprio fortino, adesso tutti possono trovare accoglienza.

Sintesi del progetto Mediterranean Woman Center of mosaic art»

Il progetto si propone di creare un Centro Mediterraneo Femminile di Arte Musiva, all'interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Si prevede un'azione di genere, equa e solidale di inserimento socio-lavorativo di dieci donne vittime di violenza e/o che vivono situazioni di criticità dal punto di vista economico-lavorativo, finalizzato alla creazione di impresa, di misure di conciliazione tra esigenze familiari e lavoro, di diffusione e promozione della cultura di genere e della legalità fondata
sui principi di Uguaglianza, Pari opportunità, Dignità umana e Diritti Umani. L'intervento prevede la messa in rete di diversi soggetti, che già nella fase di progettazione, hanno collaborato in stretta sinergia, costituendo un Tavolo Tecnico, in totale otto partners appartenenti sia al mondo del volontariato e del terzo settore che al mondo istituzionale. La sinergia di tale partnership contribuirà a definire un approccio di intervento integrato che miri da un lato ad un impatto diretto sui destinatari finali, in termini di inserimento sociale e lavorativo, e dall’altro ad un impatto indiretto sui sistemi di riferimento (Istituzioni, Scuola,Lavoro, Sociale) coinvolti a vario titolo nei processi di integrazione del target di riferimento. L’intervento si muove su tre aree destinate a creare inclusione sociale e sviluppo locale, e sono: 1) Area della Formazione; 2) Area del Benessere della persona; 3) Area della promozione della cultura della legalità, delle pari opportunità e della coscienza di genere. L'intero percorso porterà alla realizzazione di una Cooperativa che opererà nel settore dell'artigianato con la produzione di opere musive. Si prevede la realizzazione di 10 azioni integrate, si tratta di azioni verticali che rientrano nell’erogazione di servizi di formazione, orientamento e cura della persona, destinate ad accrescere le competenze personali e professionali del target di riferimento, e azioni orizzontali di sistema per lo sviluppo di modelli di intervento incentrati sulla legalità e politiche di genere che avranno
ricadute dirette sul territorio e sulla società civile
 

 




di ROBERTO PALERMO da GDS

PIAZZA ARMERINA. Da immobili della criminalità organizzata a centro per donne imprenditrici nel settore dell'arte musiva. I beni confiscati alla mafia e affidati al patrimonio comunale presto daranno lavoro per favorire l'inclusione femminile. Gli edifici di Piano Cannata sono stati assegnati per 10 anni all'associazione Don Bosco Family, quale capofila della partnership che vede anche la partecipazione di Diocesi, Comune, associazione Donne Insieme, gruppo "Mosaicisti Ravenna", Confcooperative, "Fuori dal Coro" e cooperativa Das.

L'accordo operativo per far partire l'attività lavorativa ha ricevuto il benestare della giunta con una delibera messa a punto dal settore Politiche sociali. Il progetto al centro dell'accordo prende il nome di «Mediterranean Woman Center of mosaic art», un centro femminile di arte musiva per contrastare il disagio sociale, la disoccupazione e l'emarginazione di donne svantaggiate e discriminate.

Le istituzioni e il mondo dell'associazionismo e volontariato incrociano le proprie strade, quindi, per far diventare realtà un percorso di riscatto collettivo e sociale nel quale un provento di attività illecita si trasforma in occasione di sviluppo culturale e occupazionale. Sono passati cinque anni da quando la Prefettura, nel corso di una conferenza di servizi, aveva espresso parere favorevole all'acquisizione degli immobili da parte del Comune armerino, destinandoli a finalità sociali rivolte a soggetti disagiati. L'approvazione del progetto potrebbe anche portare alla ristrutturazione e miglioramento della struttura. Rimane aperta la possibilità del Comune di partecipare ad altre forme di finanziamento e contribuzione legate a nuovi bandi pubblici.

Un altro edificio confiscato alla mafia in contrada Cicciona Polleri, invece, attende di essere trasformato in centro di accoglienza per le donne che hanno subito violenza. Il progetto di ristrutturazione da 367 mila euro è stato già approvato nell'ambito del Pist, il piano integrato di sviluppo territoriale per il "Centro Sicilia". Il fabbricato, una villa con alcuni edifici rurali ed un giardino di pertinenza, dopo essere stato confiscato alla mafia, era stato consegnato al Comune nell'agosto del 2009.

Superficie complessiva dell'immobile 540 metri quadri. Ma prima di poter essere utilizzato a pieno per le finalità sociali programmate, occorre rimetterlo del tutto a posto. Il piano terra ed il primo piano sono da completare solo per quanto riguarda gli infissi interni e la riparazione di alcuni interni, il piano mansarda, invece, si presenta allo stato rustico.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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