martedì 1 aprile 2014

Lo SPRAR (Sistema di protezione per i richiedenti asilo) finanziato dal ministero dell’Interno NON COSTERA’ AL COMUNE DI PIAZZA ARMERINA NEANCHE UN EURO. Anzi, porterà circa 300 mila euro alle aziende del territorio piazzese

Lo Sprar non costerà al comune un solo Euro.
E questo – lo dico subito – per sgombrare il campo dalle dicerie che in questi giorni si dicono in giro per la città a causa di una poco chiara interrogazione del PD e che il sito di "orizzonterei" ha ripreso.

Intanto SPRAR non è una parolaccia.
E’ un sistema del ministero che prevede l’accoglienza integrata dei migranti.
Il comune di Piazza Armerina ha presentato il progetto insieme all’associazione DON BOSCO 2000, di cui sono il presidente, che a seguito di un bando pubblico, è stata selezionata per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai Richiedenti asilo, rifugiati e umanitari (SPRAR).
Al bando ricordo che potevano partecipare solo coloro che avevano in essere servizi a favore dei migranti e l’Associazione Don Bosco 2000 era tra le pochissime che alla data del bando aveva diritto a partecipare.  Ed avrebbe presentato il progetto con qualsiasi amministrazione sarebbe stata eletta. 
Il progetto, che si è piazzato all’80 posto su 400 in Italia ha un importo complessivo di circa 400 mila euro l’anno ed un cofinanziamento di 100 mila euro.
Chi ha fatto l’interrogazione fa intendere che questi denari li deve sborsare il Comune. NON E’ COSI.
Il cofinanziamento che il comune di Piazza Armerina è in “kind” ossia in natura. Il comune metterà a disposizione del progetto un assistente sociale, che è già pagata di suo. Quindi nessuna risorsa in aggiunta. Semmai potrà mettere a disposizione servizi, che già rientrano nel bilancio. Tipo uso di uffici o servizi già esistenti.
Nessun esborso di denaro.
Gli altri soldi sono cofinanziati in denaro e natura dai partners, tra cui l’associazione Don Bosco 2000, la Caritas, l’ASD Mosaci e le imprese di Piazza Armerina. Ben 11 imprese di Piazza hanno sottoscritto un protocollo di impresa nel quale si impegnano a realizzare il tirocinio.

Peraltro il piano finanziario può essere modificato a secondo delle esigenze del progetto, attraverso la concertazione con il ministero.

Dovremmo capire, invece, che i migranti sono una risorsa, non solo culturale ma anche economica.
Vorrei dare solo alcune cifre del progetto:
- 120 mila euro finanziati dal ministero per pagare stipendi alle risorse umane. In questo momento lavorano una decina di persone.

- 150 mila euro per vitto dei migranti e pocket money per i migranti, medicinali, vestiti, ecc. Denari che andranno a finire nelle farmacie, nelle botteghe, nei supermercati, nei negozi, di Piazza Armerina.
- abbiamo già affittato 4 abitazioni sfitte con il pagamento di tutte le utenze che ne derivavo. Anzi ne cerchiamo altre, nel centro storico.

- La possibilità per 12 aziende piazzesi (che vivono con grande difficoltà questo momento di crisi) di avere mano d’opera in parte cofinanziata dal ministero. Abbiamo circa 40 mila euro di spese per l’integrazione cofinanziate dalle aziende piazzesi.

- Intorno ai 20 mila euro tra spese di carburante e altre spese (tipo cancelleria) che verranno sostenute nei negozianti di Piazza Armerina.

- Cofinanziamento dell’impianto di riscaldamento delle strutture e spese di manutenzione. Lavoreranno imprese di Piazza Armerina.

Insomma i migranti oltre che una risorsa sociale economica sono una risorsa economica.

La Germania dei migranti ne ha fatto la propria fortuna. Oggi grazie ai turchi è il più potente paese europeo.

Noi invece stiamo qua a cercare la polemica anche quando non c’è. 

L’importante è rompere le scatole ad Agostino Sella ed alle persone che lavorano con lui, solo perché dal suo blog ha detto la verità sulle magagne delle amministrazioni ed adesso gliela dobbiamo fare pagare.

Magari per fargliela pagare mandiamo a casa famiglie che lavorano e diciamo no ad un finanziamento di oltre 300 mila euro l’anno (che vanno a finire per la maggior parte ad aziende piazzesi) senza nessun impegno finanziario del comune.

Io comunque non mi fermo. Anzi.

Ragazzi la migrazione non si può fermare. 

Sulle coste dei paesi rivieraschi dell’Africa ci sono 25 milioni di persone che aspettano di entrare in Europa.

La migrazione è una risorsa.

Se non si accoglie come tale si è talmente storditi da non guardare ad un palmo dal proprio naso.

Per non parlare della ricchezza umane che il migrante porta con se. Culture ed usanze diverse che s’incontrano.

La storia va avanti. E non si ferma ne con un’interrogazione.

I migranti arriveranno giorno dopo giorno.

La Sicilia è la piattaforma naturale di approdo per chi viene dall’Africa. La storia lo testimonia. 

Anzi dico di più. Non possiamo fare a meno di gestire la migrazione.

Il comune dovrebbe mettere a disposizione più risorse umane che si occupano di questo problema. Oggi a Piazza Armerina non c’è solo lo Sprar con i suoi 25 migranti. Ci sono altri 150 migranti ospitati al Park Hotel Paradiso a causa dello sbarco delle coste siciliane di queste ultime settimane. Il comune non può non gestire solo con mezzo assistente sociale questo fenomeno che è in crescita. Due sono le possibilità. O chiudiamo le frontiere o accogliamo i migranti.
Le frontiere non le possiamo chiudere, sia per motivi storici, che legislativi, che culturali.

Non ci resta altro che accogliere. Facciamolo bene e con amore.





Agostino Sella









Ecco il testo dell'interrogazione del PD
___________________
Al Sindaco

Del Comune di Piazza Armerina









Oggetto: INTERROGAZIONE Decreto Ministeriale del 30 luglio 2013 –Contributo per il finanziamento dei progetti finalizzati alla prestazione di servizi per l’accoglienza dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale ed umanitaria, triennio 2014-2016.



I sottoscritti consiglieri comunali TERESA NEGLIA, TEODORO RIBILOTTA, CALOGERO CIMINO





appartenenti al Gruppo Consiliare PARTITO DEMOCARTICO







ai sensi dell’art. 24 del vigente Regolamento per lo svolgimento delle sedute di consiglio comunale,





Premesso che

- l'Italia con la legge n. 189/2002 in materia di immigrazione ed asilo ha istituito il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (S.P.R.A.R) (art. 32 co. 1 sexies) ed ha creato, presso il Ministero dell'Interno, il Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo, al quale possono accedere gli Enti Locali che prestano servizi finalizzati a l'accoglienza dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria (R.A.R.U.);

- sulla Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2013 e' stato pubblicato il decreto del Ministero dell'Interno del 30 luglio 2013 per la presentazione delle domande di contributo per il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (FNPSA);

- il Fondo costituisce il finanziamento per la realizzazione di progetti di accoglienza da parte degli enti locali in seno al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016;

- il Comune di Piazza Armerina ha manifestato il proprio interesse ad avere un ruolo di componente attivo all'interno del Sistema nazionale di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, partecipando alla procedura concorsuale indetta dal Ministero dell'Interno mediante la proposizione di un proprio progetto territoriale per l'organizzazione e gestione dei servizi per l'accoglienza dei richiedenti e dei titolati di protezione internazionale e umanitaria per n. 25 persone;

- il Comune di Piazza Armerina ha presentato richiesta di approvazione del progetto SPRAR per il triennio 2014-2016 ed è arrivato 86° su 367 progetti approvati dal Ministero dell'Interno individuando con procedura ad evidenza pubblica il soggetto attuatore nell’Associazione Don Bosco 2000;

- le risorse destinate alle attività progettuali sono stanziate in misura pari all'80% dal Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell'Asilo, istituito presso il Ministero dell'Interno, e per il rimanente 20% dagli enti partner del progetto;

- il bando di gara prevede un cofinanziamento obbligatorio da parte dell'Ente Locale oltre che degli altri partner del progetto;

- che la graduatoria ex art. 9, comma 1 lettera C) D.M 30 luglio 2013 esplicita che tale cofinanziamento debba essere per l'anno 2014 pari ad € 94.632,74; per l'anno 2015 pari ad €103.235,72; per l'anno 2016 pari ad € 103.235,72



tanto premesso



chiedono quanto segue:




Il Comune di Piazza Armerina ha cofinanziato il progetto? Se sì, con quali risorse finanziarie e/o beni, servizi e personale si è inteso cofinanziare il progetto?


Nel caso in cui l’ente abbia finanziato con prestazioni in natura, ed in particolare in risorse umane, quale personale intende distogliere dalle sue abituali funzioni e per quale monte orario? Con quali risorse si intende coprire l’eventuale carenza così creata?


Nel caso in cui si sia prevista una compartecipazione finanziaria (come ad esempio richiesta alla macrovoce “Spese per l’integrazione” o a quella “Spese per l’assistenza” dell’allegato C del bando ministeriale) su quale capitolo di bilancio è stato fatto il relativo impegno di spesa?


Esiste un atto deliberativo di giunta che – a seguito dell’individuazione del soggetto attuatore - impegna l’Ente alla presentazione del progetto, alla stipula di una convenzione con il soggetto attuatore, ed all’eventuale cofinanziamento?


Tale atto deliberativo è stato regolarmente pubblicato all’albo pretorio come previsto dalla normativa in materia di trasparenza amministrativa?


Nel caso in cui l’Ente abbia cofinanziato interamente nella misura indicata in graduatoria, quali sono stati i criteri con cui si è stabilito di individuare come prioritario un intervento sull’area immigrazione a fronte delle evidenti difficoltàeconomiche – talvolta di sopravvivenza – in cui versa parte della popolazione armerina?



Alla presente interrogazione, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale vigente, si chiede risposta scritta e verbale alla prima seduta utile del Consiglio Comunale.

Distinti saluti.



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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