mercoledì 23 luglio 2014

Giornata storica. Si va con il consorzio di Catania. Adesso il referendum?


Alla fine è andata. 
Ed è andata anche alla grande. 
Ben 18 consiglieri su 19 presenti hanno votato per l'adesione al consorzio di Catania.
Una delibera storica quella di oggi che, di fatto, pone Piazza di fatto fuori dalla provincia di Enna. 
Una delibera a grandissima maggioranza, segno del malessere piazzese nei confronti del capoluogo ennese.
Nonostante in molti non erano convinti alla fine i consiglieri comunali, per un motivo o per un altro, hanno deciso di dare la possibilità alla popolo piazzese di scegliere il proprio destino.
Questo grazie anche ai Comitati Pro Referendum e ai tanti cittadini che hanno fortemente voluto il referendum.

Il leitmotiv di questi giorni del singolo cittadino piazzese è stato "Chiu scuri d menza'nott nan po' far", ossia "peggio di così non può andare quindi andiamo via da Enna".
Vediamo adesso i possibili scenari.
1). Siamo già con Catania ed il referendum non serve più.
Stamattina infatti c'è stato un emendamento in commissione bilancio che annulla i referendum previsti dalla normativa sui liberi consorzi. Se fosse così, se l'emendamento dovesse passare in aula, oggi il consiglio comunale piazzese avrebbe votato il definitivo passaggio al consorzio di Catania. 
2). Si va al referendum entro il 23 settembre. 60, sono i giorni di tempo per celebrare il referendum dopo l'atto deliberativo del consiglio comunale. Questo significa che tra l'agosto ed il Palio il tempo per informare la città è poco.
3). Siccome siamo nella "buttanissima" Sicilia tutto può succedere e magari i nostri insignificanti deputati regionali (con l'ausilio dei potenti ennesi - vedi Crisafulli) troveranno qualche escamotage normativo per mandare tutto all'aria.


Noi però staremo a guardare e ad osservare per eventualmente intervenire.


Ecco intanto i risultati politici di questo voto
1) Bufera nel PD. Ribilotta vota contro il deliberato del suo direttivo di Piazza che a sua volta vota diversamente dalla mozione congressuale che ha vinto Mirello Crisafulli. Ma nel PD c'è bufera. 
2) La maggioranza di Miroddi, dopo un complicato dibattito interno si è dimostrata compatta.
3) E' emerso l'importante ruolo di alcuni consiglieri, come Salvo Alfarini, che hanno guidato il processo di adesione al libero consorzio di Catania
4) Il "popolo bue" a Piazza quando si fa sentire in maniera compatta riesce a indicare la strada.


Agostino Sella


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI