giovedì 30 luglio 2015

Novità sul fronte della riforma delle città metropolitane e dei liberi consorzi

Ecco il comunicato stampa congiunto del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina, Comitato
Liberi Consorzi Niscemi e Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese:

 "Mercoledì scorso sono stati approvati i primi 12 articoli del DDL 833 e seguenti, inerenti la riforma delle ex province, oggi, (la seduta all’ARS si è conclusa alle ore 20:30) sono stati votati tanti altri articoli, arrivando ad esaminare e votare anche l’art. 44. È cambiato lo scenario, rispetto alla L.R. 8/14, mentre prima erano previsti nove Liberi Consorzi e tre Città Metropolitane, l’art. 1 del DDL 833 e seguenti prevede sei Liberi Consorzi e tre Città Metropolitane. In sostanza, tutto coincide con i confini delle ex province regionali che, cambiano nome.

In questo scenario, seguito passo passo dai comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, qualcosa cambia. Il Parlamento Regionale, conservatore e protezionista per eccellenza, non vuole assolutamente aumentare il numero degli enti intermedi siciliani, anche se essi hanno bisogno di una radicale rivisitazione, aggiornando i confini alle attuali esigenze, però, in questo percorso, sono state fatte scelte, da parte di alcuni comuni, che ignorarle completamente sarebbe un atto imperdonabile in uno stato democratico. Non esistono più i Liberi Consorzi di Catania, Palermo e Messina, però i Comuni di Gela, Piazza Armerina, Niscemi e Licodia Eubea, hanno la possibilità ultima di cambiare la loro storia, essendo comuni che hanno scelto di migrare da un Consorzio ad un altro, soprattutto perché sono stati celebrati dei referendum confermativi, dove le popolazioni si sono chiaramente espresse, questi 4 comuni, solo loro, possono confermare la loro scelta per mezzo di una delibera a maggioranza assoluta. Questo prevede l’art. 44 approvato oggi in serata. Quindi per entrare nella Città Metropolitana di Catania, necessita questo ultimo passaggio. Non viene concesso altro, la scelta si conclude in due sole possibilità: rimanere all’interno degli attuali enti intermedi e perire lentamente o cambiare radicalmente, tagliando i ponti con il passato ed entrando in un’area più produttiva, ricca di servizi e soprattutto omogenea. I comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi hanno già scelto, come hanno già scelto le comunità di queste tre cittadine, la meta ultima è già stata scelta: Catania. Ora dobbiamo prepararci per questo ultimo passaggio, una delibera che dovrà confermare la voglia di aderire a Catania. Abbiamo piena fiducia nei consiglieri comunali di queste tre città, che già in passato, sempre per lo stesso argomento, hanno scelto nell’esclusivo interesse dei cittadini, smarcandosi dalle posizioni di potere provinciali e regionali, scegliendo non per interesse ma con il cuore. Un ultimo passaggio per ricongiungere Gela e Niscemi con Piazza Armerina, divise da oltre 80 anni, ma non solo, ci ricongiungeremo con Caltagirone, Mazzarrone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, San Cono ecc., comuni con cui abbiamo moltissimo da condividere e con cui dobbiamo iniziare a programmare uno sviluppo armonico dell’area, anche in vista dell’entrata di queste tre comunità nel Distretto del Sud-Est, che comprende tutti i comuni dei Liberi Consorzi di Ragusa e Siracusa, e tutti i comuni della Città Metropolitana di Catania."

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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