venerdì 6 novembre 2015

Liberi consorzi, elezioni caos: a Palermo e Caltanissetta tutti candidati per protesta

In un un clima di confusione, con la legge impugnata dal governo Renzi e le modifiche approvate in Commissione ma da votare all'Ars, la data delle elezioni per Liberi Consorzi e Città Metropolitane si avvicina anche se non è neanche chiaro se il 29 novembre alla fine si potrà votare con una legge modificata dopo la convocazione dei comizi elettorali. Una situazione di caos contro la quale i sindaci hanno deciso una singolare protesta. Sia per le elezioni al vertice della Città metropolitana di palermo che per quele del Libero consorzio di Caltanissetta si candideranno tutti i sindaci dei Comuni interessati.

"In una riunione autoconvocata di sindaci che si è tenuta oggi pomeriggio a Villa Niscemi - si legge in una nota congiunta - si è convenuto di dare una risposta forte alla mortificazione della dignità dei sindaci e delle amministrazioni comunali da parte del Governo, dell'Assemblea Regionale Siciliana, a tal fine in vista della scadenza per la presentazione delle candidature a sindaco metropolitano di Palermo si è convenuto che ciascun sindaco presenterà la propria candidatura per protestare nei confronti dell'attuale stato confusionale di una Regione che tiene i segretari generali e le amministrazioni comunali nell'incertezza sulla legittimità costituzionale della legge, ad oggi ha ignorato l'impugnativa fatta dal Governo nazionale e non ha fornito alcuna indicazione sul metodo di svolgimento di queste elezioni, che dovrebbero rappresentare un modello alto sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista politico. Pertanto su questa posizione si sono già riconosciuti 49 sindaci su 82 ad iniziare da Palermo e le candidature continuano ad arrivare.

Anche i sindaci del comprensorio nisseno alla scadenza dei termini, lunedì prossimo, presenteranno la propria singola candidatura a presidente del Libero Consorzio dei Comuni, che sostituisce la Provincia di Caltanissetta, appuntamento elettorale di secondo grado fissato per il prossimo 29 novembre. Lo ha reso noto il sindaco del capoluogo nisseno Giovanni Ruvolo dopo una serie di incontri tra i primi cittadini che hanno stabilito unitariamente una "simbolica iniziativa di denunzia e di proposta nell'interpretare la voglia di rinnovamento e cambiamento che proviene dai territori del Centro Sicilia". "E'un momento di azione unitaria - ha aggiunto il sindaco di Caltanissetta - che conferma la coesione di noi sindaci di un comprensorio dalle grandi potenzialità ma completamente trascurato dalle istituzioni regionali e nazionali. I territori e i cittadini sono stanchi di promesse non mantenute e ora questa incredibile e surreale vicenda delle elezioni per i liberi consorzi, in clima di caos istituzionale, ci conferma che è ora di voltare pagina - ha concluso Ruvolo - e questo nostro segnale inequivocabile va proprio in questa direzione".

"I territori e i cittadini della Sicilia - si legge tra l'altro nel documento sottoscritto dai sindaci - non possono ancora aspettare i ritardi delle nefaste liturgie politiche che paralizzano le istituzioni e l'economia dell'isola". "La tragica emergenza istituzionale causata anche dall'incerta sorte delle ex Province - prosegue il documento - provoca un ulteriore grave danno per la qualità dei servizi ai cittadini a cui sono stati eliminati indispensabili riferimenti per la funzionalità dei territori. Le conseguenze di questo inaccettabile empasse ricade in particolar modo sui Comuni costretti a fare fronte a innumerevoli emergenze e necessità che solo una guida sovracomunale può garantire". "Il valore del nostro impegno - scrivo i primi cittadini nisseni - per l'unità d'azione di noi sindaci non verrà meno neppure in questa occasione, poiché abbiamo deciso di presentare tutti insieme la nostra singola candidatura per questa carica di cui sono state avviate le procedure elettorali in un quadro di gravissima confusione sia istituzionale che politica". Nel documento si sottolinea che "il valore del nostro impegno che non può essere svilito da una politica sorda e disattenta alle urgenze e ai bisogni dei cittadini che con fiducia ormai residuale, si aspettano risposte dalle istituzioni di cui noi Sindaci rappresentiamo una frontiera sempre più scoperta e sola, ma - conclude il documento - forte e coesa nell'interpretare la voglia di rinnovamento e cambiamento che proviene dai territori del Centro Sicilia".


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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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