mercoledì 6 gennaio 2016

Curva della morte in contrada Furma senza segnaletica orizzontale. Si rischiano ancora incidenti. Oggi su La Sicilia

Piazza Armerina "Ma cosa aspettano che ci scappi un altro morto prima di intervenire?". E' l'espressione di Domenico Manuele che ieri ha rischiato un incidente stradale dopo aver percorso la curva della Furma della 117/bis. La curva denominata "della morte" è tristemente famosa per aver mietuto una decina di vittime negli ultimi anni. Attualmente è priva di segnaletica orizzontale e – soprattutto durante le notti con la nebbia – rappresenta un gravissimo pericolo per gli automobilisti che l'attraversano. Recentemente è stato rifatto il manto stradale ma a distanza di oltre un mese la pericolosissima curva è ancora da completare con la segnaletica orizzontale e con le bande rumorose. Dal 1998 ad oggi quella curva ha causato una decina di vittime.
L'ultimo tragico incidente nel 2013 in cui tre ragazzi hanno perso la vita. Da allora sono stati realizzati alcuni interventi, non certamente risolutivi, come l'installazione del rilevatore di velocità e le bande rumorose. "Ieri sera – continua Manuele – ho rischiato di morire. La nebbia era fitta e senza la segnaletica orizzontale che mi facesse da riferimento ho rischiato di sbattere nel guardrail. Meno male che conoscevo l'andamento della curva altrimenti sarebbe finita male. Sono le solite cose italiane, si cominciano i lavori e si lasciano incompleti mettendo a serio rischio la vita dei cittadini. La viabilità siciliana è un colabrodo. Poi nella provincia di Enna sembra di vivere in una regione del Sudan, basta guardare l'interruzione della SP4 che ormai dura da quasi 10 anni. Non capisco – conclude Manuele – come i tratti più pericolosi siano ancora privi di segnaletica orizzontale. In questo periodo invernale con la nebbia fitta si rischia di perdere i riferimenti". La curva di contrada Furma è stata sempre al centro dell'attenzione ma la classe politica non è mai saputa intervenire con forza per costringere l'ente gestore della strada ad operare interventi risolutivi che migliorassero la sua sicurezza. Dal 1998 ad oggi ci sono stati 13 morti. Nel 2003 in un anno ben 5 persone hanno perso la vita in quella curva che ormai tutti chiamano "curva della morte". Speriamo che le autorità preposte intervengano subito per scongiurare altre tragedie. Peraltro siamo in pieno inverno e la 117/bis è trafficata più che mai sia dai turisti che raggiungono la villa Romana del Casale sia dai pendolari che giornalmente si recano nel capoluogo ennese per lavoro e per raggiungere gli uffici provinciali.
Agostino Sella



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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