
In Senegal, il progetto prevede l’organizzazione di viaggi solidali per gli operatori dei centri di accoglienza italiani, con lo scopo di far conoscere i territori da cui partono i migranti e implementare nuove attività agricole che, oltre a soddisfare il bisogno del territorio, potrebbe soddisfare e generare una attività di import-export coi i paesi europei”. Nela prima settimana della “mission scouting”, la delegazione si fermerà a Dakar per incontrare l’ambasciatore italiano Paolo Venier, il dirigente della Agenzia Italiana per la Cooperazione, l’unione dei commercianti senagalesi (Unacois) e l’istituto della Tecnologia Alimentare.
Nela seconda settimana è prevista la visita delle aree di Tambacunda e di Kedougu, da quest’ultima proviene Seny che dovrebbe coordinare un progetto di sviluppo agricolo insieme ad altri migranti, in tal modo creerebbe un’opportunità lavorativa nella propria terra.
Questo è l’elemento più innovativo del progetto, il migrante torna nel proprio paese con una formazione ricca di competenze che gli permetterà di gestire un’impresa agricola e coinvolgere giovani senegalesi propensi a partire e lasciare il proprio paese.