venerdì 5 ottobre 2007

Presentata la mozione di sfiducia a Prestifilippo

Piazza Armerina. “16076 E”. Non è la targa di una macchina, ma il numero di protocollo della mozione di sfiducia presentata per mandare a casa il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo. A portarla ieri all’ufficio protocollo alle 10 in punto è stato il più giovane consigliere comunale del centro sinistra, lo psicologo Giuseppe Capizzi (nella foto) che ha così inaugurato la sua legislatura essendo succeduto qualche mese fa al dimissionario Ranieri Ferrara. Le firme sul documento di s3fiducia sono quelle dei sei consiglieri comunali del partito democratico, Giuseppe Venezia, Teodoro Ribilotta, Giuseppe Capizzi, Lina Grillo, Renato Incardona e Calogero Cimino, il socialista nonché presidente del consiglio Filippo Miroddi e di Giuseppe Falcone consigliere comunale di Forza Italia, partito peraltro in cui milita il sindaco Prestifilippo. La firma di Falcone, unico consigliere del centro destra è stata necessaria per raggiungere le otto firme indispensabili per portare la mozione in aula provocando peraltro la reazione di Ugo Grimaldi che ha richiesto la sua espulsione dal partito provocando una insanabile frattura in Forza Italia. Ma la mozione potrebbe provocare altre fratture. Ci potrebbero essere sorprese anche dentro il nuovo PD dove, pare, non tutti erano d’accordo a presentare la mozione subito. Ma l’avvicinarsi delle primarie del 14 ottobre, probabilmente, metterà un coperchio sulle polemiche. Altre sorprese potrebbero esserci nel centro sinistra dove non tutti ancora hanno firmato il documento di sfiducia. Manca all’appello Rosario Paternicò, unico consigliere dell’Udeur, che giorni addietro si era lamentato con i segretari di Ds e Margherita per essere stato lasciato fuori dalle trattative e non essere stato adeguatamente coinvolto. E’ probabile che la mozione provochi anche fratture nel centro destra. Invece adesso chi deve decidere una volta per tutte la propria linea politica è il Movimento per l’Autonomia. Il partito di Lombardo sarà l’ago della bilancia ed alcuni consiglieri come Trebastoni, Manuella e Fioriglio, hanno fatto intendere a chiare lettere che in aula non si tireranno indietro e voteranno per mandare a casa il sindaco. Dovrà decidere la linea anche l’Udc, che per adesso è fuori dalla giunta. Il partito di Casini conta tre consiglieri comunali Luisa Lantieri, Enzo Filetti e Benito Anzaldi, quest’ultimo molto legato al primo cittadino. Adesso il presidente del consiglio ha 25 giorni di tempo per portare la mozione in aula. Saranno 25 giorni di fuoco e trattative estenuanti. Con un solo vincitore.
Agostino Sella





Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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