La sorte del Chiello sarà quella di molti ospedali siciliani.
E' questo il risultato di decine di anni di sprechi della sanità siciliana tutta.
Una sanità contenitore di sottogoverni politici e luogo preferito del famigerato voto di scambio siciliano.
Adesso, in sintesi la situazione è questa.
Il piano di rientro deve essere sottoposto all'approvazione dell'assemblea regionale siciliana.
Le ipotesi sono due.
O lo approvano o lo bocciano.
Se lo bocciano arriverà un commisario nazionale che lo approverà così com'è.
Se, invece, i deputati lo approveranno, difficilmente potranno apprortare modifiche, considerato che non abbiamo nessun deputato a Sala d'Ercole, dove da buoni piazzesi abbiamo mandato solo ennesi (Termine, Galvagno, Colianni e Leanza)
Quindi, o in una ipotesi o nell'altra, picche!
Ma comunque, occorre continuare a lottare.
Anche se mi pare che la lotta di molti sia senza tanto impegno.
Mi sembrano, al di là delle dichiarazioni, un poco scialbi, "murtizzi", lenti...
Speriamo bene.